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Pallavolo Azzurre – Julio Velasco la presentazione: “Lo staff verso Parigi 2024”

“Quando ho preso la Nazionale maschile, venivo dal vincere quattro scudetti con Massimo Barbolini secondo allenatore, la logica sarebbe stata portare Massimo come secondo allenatore in Nazionale, non lo feci. Lo spiegai a Massimo perché: “Secondo me, il secondo allenatore di una Nazionale deve essere un allenatore di A1” e io scelsi in quel momento Angiolino Frigoni, che non conoscevo, ci avevo giocato contro, ma non avevo mai preso con lui nemmeno un caffè. Perché degli allenatori giovani che c’erano in serie A mi sembrava il più adatto. Altri allenatori possono avere altre idee, e non vuol dire che siano sbagliate, io spiego quale è la mia idea. Quindi in questa nuova avventura io ho scelto allenatori di A1, perché siano miei secondi, terzi allenatori. E quindi ho invitato Massimo Barbolini a farmi da secondo, ho invitato Lorenzo Bernardi a integrare lo staff, ma soprattutto per allenare le giocatrici che non sono in viaggio per la VNL o le giocatrici per il dopo Parigi, perché sono convinto che bisogna già pensare al dopo Parigi, anche se Parigi è un obiettivo così forte che ti fa pensare solo a quello, certamente penseremo solo a quello, solo che nel frattempo voglio un pezzo da 90 che pensi anche al domani. Mentre io penso solo a quello. E quindi è un altro innesto molto importante nel nostro staff. Nello stesso modo ho scelto due fisioterapisti, uno maschio e uno femmina, perché vorrei avere la maggior quantità possibile di donne nello staff, per ora sono queste, voi sapete adesso con i medici è un problema, ma non per lo sport, non si trovano medici nemmeno per gli ospedali, quindi non è così semplice. Se possibile vorrei una dottoressa con La Nazionale, e non un dottore, ma se non si trova va bene anche il dottore, in modo tale da vere alcuni membri dello staff che essendo donne abbiano un rapporto diverso con le giocatrici e saranno secondo me molto utili, perché si approcciano in un altro modo, magari possono aiutare in piccole cose all’interno di un gruppo a cui noi uomini magari non arriviamo. Poi altre situazioni vedremo più tardi, mi piacerebbe inserire una allenatrice giovane che lavori con noi, ma ora c’è stato poco tempo, non voglio fare le cose in fretta.

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