La situazione di Nik Mujanovic, il giovane attaccante sloveno, che avrebbe un accordo per trasferirsi alla Vero Volley Monza (con cui si dice si stia allenando in queste settimane), rischi di diventare un vero caso a livello internazionale.
Sulla spiacevole vicenda ha rilasciato una lunga dichiarazione a dnevnik.si, Tomi Šmuc , direttore sportivo del Calcit Volley: “Già prima della partenza di Niko mi ha chiamato il direttore sportivo del Monza Claudio Bonati, che era interessato a lui, ma gli ho spiegato che abbiamo troppo bisogno di lui, che è il nostro primo attaccante e contiamo seriamente su di lui. Pensavo che in un certo senso lo avesse accettato, ma alla fine lo hanno fatto comunque. È interessante notare che dietro a tutto questo c’è Georges Matijašević, che insieme a Rajko Jokanović possiede l’agenzia di gestione LZ Sport Pro ed è il rappresentante di molti giocatori di pallavolo sloveni, compresi quelli della nazionale. Quest’anno, attraverso la sua agenzia, abbiamo concordato l’arrivo di Mladen Kašić, Črtomir Bošnjak, Bernardo Bakonji e Tomislav Mitrašinović, e lui invece ci ha portato Mujanović,”
Il Ds ha ribadito le decisioni del tribunale sloveno da noi già pubblicate nei giorni scorsi ed espresse in un comunicato stampa della società di Kamnik, ma ha aggiunto che il giorno dopo la decisione del tribunale competente, che ha confermato con un’ordinanza provvisoria che il giovane rappresentante sloveno ha un contratto valido con il Calcit Volley. è arrivata l’informazione che la Federazione Mondiale (FIVB) potrebbe ancora essere in grado di approvare il trasferimento di Mujanović e rilasciargli un ITC (International Transfer Certificate). E questo nonostante il fatto che la Federazione Pallavolo Slovena non glielo abbia rilasciato.
Tomi Smuc ha dichiarato a dnevnik.si: “Ciò che sta facendo la FIVB è completamente illogico. Se il tribunale sloveno emette un ordine temporaneo che Mujanović ha un contratto valido con noi, non so chi alla FIVB oserà andare avanti. Qui non vengono presi in considerazione né l’OK Kamnik, né i tribunali, né l’OZS, ma è chiaro che qualcuno agisce di propria iniziativa, oppure è nel suo interesse che ciò accada. In ogni caso faremo di tutto affinché ciò non accada, perché semplicemente non sappiamo più cosa significhino i contratti firmati e riconosciuti dal tribunale sloveno. Questo significa forse che tutti i giocatori sloveni possono rescindere il contratto con il proprio club e andare all’estero”.
In effetti al di là del valore del giovane Mujanovic e del comportamento del suo agente, un intervento della Federazione Internazionale in una vicenda del genere sarebbe un precedente che rischia di sconvolgere tutto l’ordinamento del tesseramento del volley mondiale.