Pallavolo Storie&Personaggi – Valentina Diouf: “Essere un atleta professionista è uno stile di vita”

(Bianka Savoniuk per LKS Commercecon Lodz) È una delle migliori giocatrici del campionato polacco. femminile Si distingue non solo per la sua altezza (202 cm), ma soprattutto per il suo carattere forte. Intervistata “fiocco” Diouf, ha parlato di quali qualità dovrebbe avere un buon opposto, oltre a conoscere altri paesi e culture attraverso il gioco della pallavolo.
Vale che benefici ottieni dalla pratica dello sport?
“Essere un atleta professionista è uno stile di vita. Impari molto presto i principi fondamentali che usi anche oltre alla pallavolo. Impari il lavoro di squadra, il rispetto e se sei abbastanza intelligente questi preziosi consigli porterai con te per il resto della tua vita”.
La tua posizione in campo fa sì che, soprattutto nei momenti difficili per la squadra, sei tu a ricevere la palla per attaccare. Sei un giocatore che ne è pienamente consapevole. Quali tratti caratteriali pensi che dovrebbe avere un opposto?
“L’opposto deve avere equilibrio. Come hai detto all’inizio, dovrebbe assumersi le responsabilità soprattutto quando le cose vanno male e, indipendentemente dalle difficoltà che arrivano dall’interno o dall’esterno del campo, deve trovare un modo per risolverle”.
Durante il Gala della Lega Pallavolo Polacca 2023, hai ricevuto il premio come Miglior Straniero della Stagione della Lega TAURON 2022/2023. Sono importanti per te questi premi individuali?
“Sono molto importanti per me. Sono davvero felice di aver ricevuto questo premio soprattutto perché uscivo da un momento difficile della mia carriera e la Polonia mi ha dato la possibilità di brillare ancora. Le sono grata”.
Gli sport professionistici non riguardano solo la competizione per medaglie e titoli. È anche un’occasione per conoscere il mondo e le diverse culture. Hai avuto l’opportunità di giocare in Brasile, Corea del Sud e ora in Polonia. Inoltre, viaggi per il mondo partecipando a progetti sociali. Pensi che i giovani debbano sfruttare ogni opportunità per conoscere altre culture?
“Assolutamente il mio consiglio è sempre: ”Vai ed esplora!” non solo per le vacanze ma per provare esperienze coinvolgenti che ti facciano comprendere la cultura del paese. Personalmente tutti i viaggi che ho fatto mi hanno cambiato profondamente e la tua mente è molto più aperta rispetto a chi non viaggia”.
Come consideri Łódź e la Polonia?
“Amo la Polonia e Lodz mi ha accolto. Nonostante il freddo ho trovato un ambiente molto caldo”.
Quali posti in Polonia hai avuto l’opportunità di visitare? Cosa consiglieresti alle persone che vengono qui da altri paesi in visita?
“Ho visitato finora le principali città che consiglio caldamente come Varsavia, Wroclaw, Danzica e Sopot,.. ma anche piccole città come Torun sono davvero accoglienti e belle per un fine settimana. Mi manca Mazuria, la terra dei laghi, ma è sicuramente nei miei piani andarci”.
Per quanto ne so, parli diverse lingue. Hai già trascorso quasi due anni in Polonia. Hai provato a imparare anche la nostra lingua?
“Sto imparando il polacco, voglio sempre conoscerne almeno le basi e ci sto lavorando. Il polacco è una grande sfida ma non mi arrendo!”