Nell’era digitale, la fusione tra sport e social media ha inaugurato una rivoluzione nella connessione tra le squadre sportive e la propria fan base, plasmando il complesso scenario del business sportivo: è ormai un dato di fatto che i social media sono diventati un indicatore essenziale per valutare l’influenza e l’impatto di un club.
Sebbene il calcio resti lo sport più seguito in Italia, assistiamo ad una sua graduale perdita di appeal, soprattutto tra i giovani, con sport come volley e basket che stanno guadagnando terreno. Proprio in questo contesto, la redazione di Affidabile ha raccolto i dati relativi ai follower dei canali social utilizzati dalle squadre della massima serie italiana di pallavolo e basket, analizzandone i dati al fine di individuare le squadre con piu seguito.
Con oltre 3 milioni di follower, il volley emerge senza sfida come lo sport con il maggior sostegno sui social rispetto al basket, che conta 1,8 milioni di seguaci.
Il successo internazionale del nostro volley, evidenziato, ad esempio, dall’ultimo Mondiale per club di Perugia, è sicuramente un catalizzatore importante: la pallacanestro italiana continua ad essere lontana dai vertici internazionali. Uno dei principali motivi è quello economico: per vincere l’Eurolega di basket servono quasi 50.000.000€ di budget, almeno 5-6 volte l’investimento necessario per primeggiare nella pallavolo. Da quando il basket italiano dominava in Europa negli anni ’70-’80 all’ultimo decennio c’è stata una perdita di competitività internazionale, data anche dalla NBA che ha fagocitato, in termini di immagine, il basket italiano, che senza dubbio si riflette sul minor numero di appassionati, virtuali e non.
È interessante inoltre notare che le squadre di volley più seguite, come Itas Trentino (2000), Sir Susa Vim Perugia (2001) e Valsa Group Modena (1966), sono nate molto più recentemente rispetto alle squadre di basket con più follower, come Emporio Armani Milano (1930), Banco di Sardegna Sassari (1960) e Virtus Segafredo Bologna (1927).
Seguendo questo link si può vedere l’ampia ricerca realizzata da Magdalena Di Meo pubblicata su Affidabile.org