Sarà un 2024 ricco di «intenti, energie, entusiasmo». Questi i tre fari ad illuminare e indirizzare il percorso della Giorgione Pallavolo secondo il direttore tecnico Paolo Carotta. La prima squadra Azimut da lui allenata sta tenendo in serie B1 un ritmo sempre più elevato e, a due partite dal termine dell’andata, vede la Final Four di Coppa Italia non più come un miraggio. “Condurre la miglior stagione possibile è sempre stato il nostro obiettivo – conferma il coach – ma dichiararlo ad inizio anno è un azzardo. Ora che siamo in vetta non possiamo più nasconderci: la finale di Coppa Italia è una meta a breve termine e faremo di tutto per raggiungerla”.
L’allenatore di Castelfranco sa bene che se il girone finisse adesso, l’Azimut staccherebbe il lasciapassare per la finale nazionale alla quale accedono le quattro migliori primatiste (girone A, Concorezzo MB 28 punti; girone B, Azimut Giorgione 26 punti; girone C, Imola BO 27 punti; girone D, Castelfranco di Sotto PI 25 punti; girone E, Catania o Messina 22 punti con una partita in meno). Pertanto, guadagnando sei punti nelle prossime due partite, la finale è garantita.
A far ben sperare non è soltanto la graduatoria quanto anche un clima rinnovato e, se possibile, ulteriormente migliorato. L’ingaggio di Stufi ha elevato il potenziale imponendo però un ripensamento all’assetto: “È come tornare a settembre! – scherza Carotta -. Con l’ingresso di Stufi dobbiamo rivedere l’intero impianto di gioco ma ben vengano questi cambiamenti perché risultano essere particolarmente stimolanti. Oltre alle sue evidenti qualità tecniche, abbiamo avuto il piacere di scoprire una persona ricca di qualità umane. Quando arrivi da vent’anni di serie A, la differenza la fa il modo in cui ti inserisci all’interno di una B1. È stata brava a trovare il modo giusto, senza clamore, in punta di piedi, lavorando e divertendosi. È uno scenario che mi porta a pensare che questa una squadra possa dare ancora molto.
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