(Sergio Martini per ivolleymagazine.it) La vittoria in quattro set con la Uyba a Busto conferma lo stato di salute della Vbc Trasportipesanti. Quattro vittorie nelle ultime cinque partite, ha come conseguenza settimanale il sorpasso alle Farfalle. Successi che valgono l’attuale decimo posto in classifica. E i più ottimisti sono convinti che la Vbc, una volta che sarà sicura di rimanere in A1, potrebbe anche pensare di arrivare alla qualificazione ai play off, ora lontani solo sette punti (20-27).
Il penultimo posto del girone di andata è solo un brutto ricordo senza dimenticare che gli 11 punti conquistati nel ritorno superano già il bottino realizzato nella tribolata prima parte del campionato. Non è facile spiegare i motivi della rinascita ma questa Vbc non è nemmeno la lontana parente di quella vista all’andata. La squadra ora affidata a Lorenzo Pintus, secondo di Marco Musso prima del suo esonero, è una squadra diversa soprattutto nella convinzione e nella voglia di sacrificarsi.
E’ arrivata Lee che si è dimostrata un buon innesto dopo la partenza di Acosta. Smarzek ha cambiato marcia e trascina la squadra ma anche il rendimento di Hancock e Lohuis è molto cresciuto. Si respira un aria più tranquilla, le giocatrici, tutt, sembrano più convinte dei loro mezzi e la vecchia Casalmaggiore era troppo brutta per essere vera. E’ evidente che le vittorie aiutano ma è un clima diverso che si respira in palestra che induce ad essere moderatamente ottimisti. Ci saranno incontri molto difficili sulla carta ma l’obiettivo di lasciarsi alle spalle almeno due formazioni sembra a portata di mano, realizzabile a patto che le rosa continuino a battersi con la determinazione dimostrata in questo ultimo mese.
Rimane ancora del rammarico per come sono andate le cose nella prima parte di stagione ma è questo il momento decisivo. E anche il tifo di fede rosa, che si era assopito, dà segni di risveglio per una squadra che in A1 ci vuole rimanere.
La strada intrapresa è quella giusta, ma rimane una parte del cammino ancora da completare.
Foto di Tiziana Bettinelli
