Lorenzo Bernardi: “Marina Markkova? Non mi ha stupito più di tanto perché la seguivamo da tempo”
(Attilio Mercalli per iVolleymagazine.it) Lorenzo Bernardi, malgrado i soli tre allenamenti con le compagne, non ci ha pensato un attimo e l’ha gettata subito nella mischia e Marina Markova, ha risposto alla grande alla necessità della Igor di dare nuova linfa ad un attacco che, limitato dai continui infortuni e spremuto finora come un limone, aveva bisogno di nuova linfa e di una mano pesante. Alla fine, Markova si è presa la scena del PalaIgor e l’Mvp di serata, dimostrando tutte le sue potenzialità di attaccante di palla alta ma anche di una atleta che, a scapito dei suoi 199 cm, sa districarsi bene anche in ricezione e difesa. La squadra l’ha certamente aiutata ad entrare nei suoi meccanismi velocemente, traendone essa stessa vantaggi generali che potranno solo migliorare. L’inopinata sconfitta di Cremona è stata assorbita anche se c’è stato all’interno del match qualche scricchiolio come in avvio dove il nervosismo è stato presente fino a metà set dove soprattutto la fase muro si è rivelata inconsistente o nei restanti due nei quali Bosio e compagne, dopo aver preso in mano le redini del gioco, si son fatte pericolosamente riavvicinare dalle francesi. Singolarmente, soprattutto Akimova, evidentemente stanca, non ha brillato ed ha pagato dazio; Vita però ha solo 21 anni, poca esperienza ad altissimo livello sempre e comunque protagonista da fine settembre in poi, quindi un calo era comprensibile e che lo staff tecnico assicura sia solo temporaneo. A far da contraltare alle difficoltà a cui è andata incontro l’opposto è però il ritorno ai suoi alti standard di qualità di Caterina Bosetti, fermatasi tre settimane per un problema infiammatorio al ginocchio sano, che ha tenuto a galla la squadra per quanto possibile a Cremona e ieri sera tornata padrona e leader nei suoi pezzi forte, ricezione e difesa, ma dimostratasi molto efficace anche in fase realizzativa. “Vincere aiuta a vincere – ha commentato Bernardi – ma ancora non abbiamo vinto nulla e non dobbiamo pensare ai due set che ci servirebbero per fare nostra la Coppa nel ritorno a Nantes, sarebbe sbagliatissimo. Noi dobbiamo andare là con la mentalità e la consapevolezza di poter vincere anche quella partita ma prima dobbiamo pensare a Vallefoglia”. Poi sull’impatto di Markova, il tecnico ha dichiarato: “Non mi ha stupito più di tanto perché la seguivamo da tempo. Sapevo che, anche se con poche sedute di allenamento, avrei potuto fare subito conto su di lei”. Lei, Marina, oltre che sul campo si è dimostrata subito spigliata davanti a telecamere e taccuini. “Sono felice dell’esordio e di aver contribuito alla vittoria perché era la prima volta assoluta che giocavo in una Coppa europea e per giunta una finale. Devo dire che prima di cominciare era emozionata ma poi ho pensato solo a fare il bene della squadra e mi sono sciolta”.
Foto di Luca Pietro Santi