(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) Al termine della stagione agonistica 2023–2024, quando bisognerà tracciare un bilancio complessivo, i vertici societari del sodalizio della OmiFer Franco Tigano Palmi dovranno recitare un grandissimo “mea culpa” per quanto nel corso della attuale stagione agonistica; in un film già visto e rivisto in tutte le “salse” con Just British Bari, Shedirpharma Sorrento, Plus Volleyball Sabaudia e Tim Montaggi Marcianise, ultima, quart’ultima, quint’ultima e penultima, il pokerissimo dei disastri si è completato ieri sera al “PalaSiani” contro la QuantWare Napoli, terz’ultima della graduatoria generale. Un “tesoretto” quantificabile in circa sei–sette punti, che avrebbe dato un valore certamente più significativo dell’attuale quinto posto in classifica generale.
E’ vero che non era presente il poderoso opposto polacco Pawel Stabrawa per un problema muscolare che andrà valutato nei prossimi giorni, per cui, c’è il serio pericolo che possa saltare anche il match della semifinale di Coppa Italia di categoria in programma sabato pomeriggio, ma il giovane umbro Cristian Ioveno lo ha sostituito in maniera ottimale, come si può anche evincere dai 22 punti complessivi (secondo miglior realizzatore della partita subito dietro il martello polacco Filip Franckowski a quota 25), con un ottimo 61% sui 33 attacchi complessivi, con soli tre errori in attacco e due muri subiti.
Il vero nocciolo della questione è non solo l’approccio sbagliato in questo tipo di gare, ma la mancanza di “animus pugnandi” che puntualmente e colpevolmente viene meno nelle fasi cruciali contro formazioni che occupano gli ultimi posti della graduatoria generale.
Dopo aver perso sul filo di lana il primo e secondo parziale (25–22/ 25–23/), il Palmi era riuscito a riaprire i giochi nella fase centrale della terza frazione, chiusa poi al secondo set point (22–25), ma la classica “frittata” è stata completata nel quarto e ultimo parziale, con Carmelo Gitto e compagni che hanno sprecato vantaggi importanti (12–16/ 17–21/) che hanno poi riportato in vita i partenopei con un imperioso break di sei a zero, che hanno messo il naso avanti per la prima volta nel set (23–21).
Sul rettilineo finale il Palmi ha mancato cinque palle set per portare la contesa al tiebreak decisivo (23–24/24–25/25–26/26–27/28–29), prima di sprofondare definitivamente con il punto conclusivo del 32–30, che ha consentito al team campano di incamerare tre punti insperati alla vigilia, e con sette punti di vantaggio su Marcianise a tre turni dal termine della regular season, hanno quantomeno evitato la retrocessione diretta, rimandando il responso finale sui Play Out o la salvezza diretta alla sfida decisiva dell’ultima giornata (domenica 24 marzo) al “PalaTigliana” di Sorrento.
Palmi, invece, a poco tempo per leccarsi le ferite per la bruciante sconfitta nel capoluogo partenopeo perché tra poco meno di 72 ore è in programma la semifinale di Coppa Italia contro la formazione piemontese del Monge Gerbaudo Savigliano, che occupa il quinto posto nella graduatoria generale del girone Bianco con 36 punti (11 vittorie e 10 sconfitte), reduce dal franco successo con il più classico dei punteggi in terra pavese contro il Moyashi Garlasco.
QuantWare Napoli – OmiFer Franco Tigano Palmi 3–1 (25–22 25–23 22–25 32–30)
QuantWare Napoli: Leone 1, Cefarello 11, Martino 5, Saccone 9, Starace 21, Francowski 25, Ardito (L1, 61% positiva, 39% perfetta); Calabrese 3, Malanga, Montò, Piccolo 3, Quarantelli, Monda (L2) n.e., Piscopo n.e.. Allenatore: Sergio Calabrese
OmiFer Franco Tigano Palmi: Cottarelli 7, Ioveno 22, Gitto cap. 10, Maccarone 10, Corrado 12, Carbone 4, Donati (L1, 53% positiva, 38% perfetta); Pellegrino 1, Amato n.e., Stabrawa n.e., Russo n.e., Rau n.e.. Allenatore: Gianluca Porcino vice Nico Arlotta
Arbitri: Grossi e Mannarino di Roma
