IL SÍ ALLA FUTURA
“I motivi sono tanti. Partendo da lontano, ho incontrato tante volte la Futura negli ultimi anni ed è sempre stato un contesto che mi ha affascinato. Inoltre, questa chiamata rappresenta una scommessa personale e ringrazio la società per aver puntato su di me. La vedo come una grossa occasione: prendo in mano una squadra forte, che ha fatto bene, è aritmeticamente seconda e ora deve affrontare i playoff, la parte più bella della stagione. Era impossibile dire di no”.
PASSATO E PRESENTE
“Da avversario in questo campionato ho visto un bel gruppo, ricordo che avevano giocato con un ritmo da toglierci il fiato. A questo punto della stagione non posso entrare e stravolgere tutto, soprattutto perchè la squadra ha fatto un buon percorso. La cosa più importante sarà dare serenità e quella voglia di godersi la fase finale. I playoff sono super avvincenti, c’è la possibilità di farsi un regalo, il più grande; vorrei portare entusiasmo, su questo si potrà provare a raggiungere l’obiettivo”.
LE SFIDE DEI PLAYOFF
“Giocare i playoff non vuol dire andare in battaglia da incoscienti ma consapevoli dei propri mezzi e della propria identità. In questi giorni cercherò di scoprire qual è quella di questo gruppo e di portarla in campo. Non sarà facile ma sarà davvero importante perché nelle prossime gare conterà avere quella soluzione in più, quel feeling particolare che potrà fare la differenza. Senza dimenticare il vantaggio del fattore campo”.
IL MESSAGGIO AI TIFOSI
“Ho ovviamente conosciuto da avversario i supporters biancorossi; contro Busto ho avuto la fortuna di vincere e purtroppo anche di perdere ma ho sempre trovato grande correttezza. Per alimentare il fuoco che ci deve accompagnare nei playoff ci sarà bisogno anche del loro aiuto, sempre di più”.