Pallavolo Play off A1F – La Igor di Bernardi deve battere Chieri per meritarsi la semifinale contro Conegliano

(Attilio Mercalli per ivolleymagazine.it) La stagione della Igor Novara non poteva chiudersi a Torino lasciando strada alla rivale di sempre, almeno in Piemonte. Al PalaGianniAsti, sabato sera, si è rivista la squadra che almeno fino alla settimana dopo la conquista della Challenge Cup, leggasi cioè con le vittorie a Firenze e in casa con Vallefoglia, aveva fatto vedere compattezza e sacrificio comuni, seppur sempre in piena emergenza in fatto di effettive, trovando la forza di riaprire la serie e riportare tutto alla bella di domani al PalaIgor alle 20,30 con diretta SkySport. Le sconfitte consecutive con Conegliano e quella casalinga con Scandicci, avevano tolto a Chirichella e compagne le speranze di salire sul podio della regular season e quindi, forse inconsciamente, raggiunti ugualmente gli obbiettivi messi sul tappeto ad inizio stagione (Challenge Cup e quarto posto), la squadra, finalmente però con il roster al completo, ha rallentato. Ma ai play off, a cui però è di nuovo arrivata con problemi fisici al suo interno (Markova appena recuperata e con solo un paio di allenamenti sulle spalle e una comparsata a Roma nell’ultimo turno e quindi senza ritmo partita più Bujis di nuovo alle prese con i dolori alla caviglia), Novara ha avuto il cliente più pericoloso del lotto, Chieri, che, seppur battuto due volte in regular season, nella gara secca per la Coppa Italia era stato capace di sbancare il PalaIgor estromettendo la squadra novarese dopo anni dalla Final Four. E gara 1 ha avuto in un certo senso un retaggio di quella partita partendo da un atteggiamento attendista non consono a gare di questa importanza, cosa per altro successa anche in altre occasioni casalinghe (Conegliano, Milano solo per fare due esempi, ma non gli unici) per poi dover rincorrere e pagare dazio alla fine con la sconfitta al 5°. A Torino invece Novara, con le spalle al muro, ha cambiato registro, non ha aspettato gli eventi, ha imposto subito il gioco trovando nella soluzione Markova, opposto, entrata su Akimova sofferente ad una spalla e contenuta dal muro torinese, una mossa che ha scombussolato un po’ i piani di Chieri. Ma le azzurre sono state capaci anche di rintuzzare i tentativi di rientro delle torinesi, di vincere un secondo parziale ai vantaggi invece di perderlo (era il 3° set però) in gara 1 e alla fine ottenendo ciò che volevano, cioè vincere, di nuovo convincere e riaprire i giochi e con coach Bernardi a sottolineare ciò nel dopo match: “Abbiamo disputato un’ottima partita, mettendo in campo l’approccio giusto e tanto carattere, nonostante purtroppo continuiamo ad avere problemi, come ci capita oramai da inizio stagione. Torniamo a giocare mercoledì sera gara tre e le due squadre per me partono alla pari, e qui servirà un’altra grandissima prestazione”. E sulla mossa a sorpresa di Markova, il tecnico trentino ha spiegato secco tornando indietro nel tempo che: “Il Brasile maschile, nella finale delle Olimpiadi del 2012, si trovò sotto 2 a 0, sostituì l’opposto schierando un centrale e vinse”.
Chi farà sua gara 3 passerà alla serie di semifinale contro Conegliano, sempre al meglio delle tre partite con andata al PalaVerde di Villorba, sabato o domenica, ritorno a Novara o Torino il mercoledì successivo ed eventuale bella di nuovo in Veneto.