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Pallavolo SuperLega – Fabio Giulianelli tra delusioni e futuro della sua Cucine Lube

Il patron Fabio Giulianelli torna a parlare della sua Lube, come riporta Andrea Scoppa su Il Resto del Carlino ed.Macerata, dopo anni da sogno, sempre protagonisti e spesso vincitori, i biancorossi hanno deluso e l’amministratore delegato della Cucine Lube analizza le cause del fallimento stagionale, per lui in primis problemi caratteriali e mancanza di fiducia. E conferma che in anchina tornerà Medei. Ecco gli argomenti nell’intervista del patron
Playoff 5°Posto – “Nessuno gioca per perdere ma la sera prima mi ero goduto semifinali Scudetto di grande tecnica e intensità e Civitanova-Modena di giovedì è stata un po’ una mortificazione”.
Critica alla squadra – “Mi sono limitato a farla negli spogliatoi ma la cosa drammatica è che non è servito a niente.
II bilancio di questa stagione . “Deludente e purtroppo si è intuito fin dall’inizio, la squadra non aveva la capacità di reagire e non trovava antidoti alle difficoltà”.
Cosa è andato storto – “La promiscuità tra senatori e giovani non ha funzionato, non c’è stata chimica. Una incompiuta”.
La Lube sarà ancora più giovane? – “Sì. Prenderemo dei rischi con giocatori senza grande esperienza (Boninfante ndc) e ci saranno dei sacrifici in uscita (Zaytsev, De Cecco e al 90% Anzani ndr), ma è la strada giusta per completare il cambiamento e costruire con soli giovane un gruppo con mentalità Lube”.
Una nuova Lube con Medei in panchina – “Sì, è l’uomo giusto. L’ho voluto io perchè serve un uomo Lube per questo progetto”.
Eredità Blengini2 – “Siamo stati sempre protagonisti, peccato questo epilogo perdente. Ognuno fa le sue scelte, ma io avevo criticato l’essere dimissionario ad inizio stagione. Ha reso tutto più complicato, non ha potuto allenare le debolezze. La squadra ha avuto tanti blackout anche perché non c’è stata la giusta fiducia tra giocatori e apparato”.
C’è ancora voglia di investire? – “Si. Siamo la società con la proprietà più longeva, però bisogna anche capire quando è il momento di ricostruire per tornare in alto”.

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