“Sicuramente volevamo puntare ad arrivare a Gara 3 di semifinale e poi provare a giocarcela – dichiara l’ad/CEO della CBF Balducci Group, Massimiliano Balducci, dopo la Gara 2 di semifinale con la Futura Busto che ha sancito l’eliminazione dalla corsa alla A1 delle arancionere – Sapevamo che non era facile perché comunque, quando arrivi a giocarti certe partite, è normale che anche l’altra squadra abbia fame di vittoria tanto quanto ne avevamo noi. Per quanto riguarda la nostra stagione, che si è chiusa così, è chiaro che tra Coppa Italia e Campionato un qualcosina in più ci aspettavamo, inutile nasconderlo. Comunque, non si può assolutamente parlare di stagione fallimentare perché siamo arrivati tra le prime cinque squadre nella Pool Promozione. Abbiamo giocato questi Playoff con tutte le nostre forze, non posso assolutamente recriminare nulla a tutta la stagione”.
“È chiaro che dopo Gara 2 un po’ di amaro in bocca c’è, perché perdere tre zero in casa fa male – continua Massimiliano Balducci analizzando il match di mercoledì sera al Banca Macerata Forum – Il risultato è stato netto, complimenti a Busto perché ha fatto una buona partita, magari noi siamo mancati in qualche passaggio ma fa parte dello sport. Ora ricominciamo da subito a lavorare per il futuro, come abbiamo sempre fatto”.
“Già annuncio che la prossima stagione ci dovrà vedere per forza ai vertici – spiega Balducci guardando già al campionato 2024/25 – Quindi l’obiettivo sarà sempre quello di mantenere una posizione di alta classifica, migliorando il risultato di quest’anno, soprattutto per regalarlo a questo pubblico che anche mercoledì sera ci ha dimostrato tanto attaccamento riempendo il Banca Macerata Forum. Mi dispiace che sia finita l’avventura soprattutto per loro, perché alla fine noi facciamo tutto questo anche per la città e in Gara 2, un’altra volta, il palazzetto ha risposto molto positivamente. Sono sicuro che i nostri tifosi ci saranno vicini anche l’anno prossimo, aspetto tutti al palasport a partire da ottobre e con la promessa di allestire un roster all’altezza della città e del nome che portiamo”.