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Pallavolo Play off A3M – Belluno Volley e OmiFer Palmi una “mission impossible” per 2

(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) Manca poco meno di 24 ore per la gara uno per il quarto di finale Play Off di Serie A3 tra il Belluno Volley e la Omi–Fer Franco Tigano Palmi.
La storica società delle Dolomiti con i suoi 55 anni di vita può vantare cinque campionati di Serie A1 (1979–1980, 1983–1984, 1984–1985, 1985–1986 dove è retrocessa e poi ripescata, 1986–1987) sei campionati di Serie A2 (1978–1979, 1980–1981, 1981–1982, 1982–1983, 1987–1988 retrocessa e poi ripescata e 1988–1989), ma subito dopo il ritorno in Serie A2 nella stagione 1991–1992, c’è stata la cessione del titolo sportivo alla Virtus Fano con la ripartenza dal torneo di Serie D. Ma dopo gli ultimi sei lustri, dove ha navigato prevalentemente tra Serie D e Serie C, condita da cessioni e acquisizioni di titoli sportivi, l’ultimo dei quali al termine della stagione 2020–2021, nelle ultime tre stagioni ha militato nel torneo di Serie A3 chiuso, rispettivamente, in decima, ottava e seconda posizione.
DUE TROFEI – La Omi–Fer Franco Tigano Palmi, invece, ha una storia davvero molto giovane, iniziata con l’acquisizione del titolo sportivo dello Spes Praia a Mare in Serie B nel torneo 2018–2019, dove ha centrato immediatamente la promozione in Serie A3 al termine dei Play Off con il doppio successo contro la Erredi Volley Taranto, piegata alla frazione decisiva in casa (25 maggio 2019) e con un perentorio tre a zero in terra pugliese sabato 1 giugno (20–25, 22–25, 23–25), eguagliando di fatto quello che aveva fatto la storica società della Pallavolo Palmi guidata dal dinamico imprenditore palmese Francesco Matina e dal fido ds Francesco Trentinella, capace di conquistare nella stagione 2004–2005 conquistato la storica promozione in Serie B1, vincendo 24 partite su 26, delle quali 23 consecutive. Un sogno durato soltanto un anno, quando il terz’ultimo posto nel torneo 2005–2006 condanno la società della Costa Viola alla retrocessione. Nei cinque tornei di Serie A3, disputati sempre nel girone blu, la società del deus ex machina Pino Carbone ha chiuso al sesto posto la prima stagione del debutto (2019–2020), ottava posizione e ottavi di finale Play off nella stagione successiva persi nel match di spareggio contro la Videx Grottazzolina, che ha poi centrato la promozione in Serie A2, terzo posto, quarti di finale Play Off e Coppa Italia di categoria nel torneo 2021–2022, terzo posto quarti di finale Play Off nella stagione 2022–2023, con l’eliminazione dalla post season arrivata in entrambe le circostanze contro la bestia nera Leo Shoes Casarano. Il resto è storia di attualità, con il quarto posto in regular season e i due trofei la Del Monte Coppa Italia e Supercoppa di Serie A3.

IL VOLLEY BELLUNO – I punti di forza della squadra all’ombra delle Dolomiti sono l’opposto Fabio Bisi e i martelli Andrea Schirò ed il polacco Bartosz Bucko. L’opposto modenese, 30 anni da compiere il prossimo 16 luglio, è una vecchia conoscenza del volley calabrese per aver debuttato in SuperLega con la casacca giallorossa della dipartita Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia nella stagione 2021–2022, è un bomber con un’ampia varietà di colpi, di grande esperienza e affidabilità. E, paradossalmente, quella di Belluno, con i gradi anche di capitano, è stata la stagione del debutto in A3. Sì, perché ha sempre giocato a livello superiore (240 match disputati tra A2, A1 e appunto A3, con 3410 punti realizzati –225 dei quali dai nove metri e 230 a muro–).
Il martello polacco Bartosz Bucko, classe 1995, passato per la massima serie con la casacca della Calzedonia Verona nel torneo 2015–2016 (una partita, un set giocato e due punti realizzati nella sconfitta interna con il massimo scarto rimediata nella prima giornata di ritorno contro la Dhl Modena (20 dicembre 2015). Il compagno di reparto Andrea Schirò, natio di Thiene (Vicenza), classe 2001, cresciuto nella Pallavolo Padova, dove ha esordito in Superlega nella stagione 2021–2022 (23 match, 41 set e 16 punti, con il debutto nella prima giornata in casa contro la Lube Macerata, mentre il primo punto lo ha realizzato alla 3a giornata, sempre in casa, nella vittoria al tiebreak contro Ravenna), è poi passato a Motta di Livenza in A2 nella scorsa stagione (13 partite, 38 set e 104 punti realizzati, complice anche un infortunio che lo ha tenuto lontano dal parquet per oltre un mese e mezzo); la scorsa estate si è laureato campione d’Europa con la Nazionale italiana Under 22, mentre nel 2021 si è laureato campione del mondo Under 21 nei campionati iridati disputati in Sardegna.

Un EX CHE VIENE DAL SUDAMERICA -Un solo ex in questa sfida: si tratta del palleggiatore argentino Ignazio “Nacho” per gli amici Martinez, che nella stagione 2018–2019 con la casacca della squadra palmese guidata dal tecnico reggino Antonio Polimeni, fu il vice di Daniele Illuzzi, partecipando alla storica promozione in Serie A3.
“Ero il secondo palleggiatore di una squadra che è poi riuscita a ottenere la promozione in Serie A3– ci ha confidato il regista albiceleste–. E, quando si è infortunato l’alzatore titolare, ho giocato sette partite”.
Un sorriso illumina il volto di Martinez, nel momento nel quale si riavvolge il nastro dei ricordi: “Sono legatissimo a Palmi. E ai ragazzi con cui ho condiviso il campo e lo spogliatoio. Tanto è vero che ogni estate torno in Calabria a trovarli: ho un rapporto straordinario con i miei vecchi compagni. Poche volte sono riuscito a instaurare legami così speciali, soprattutto con Peppino Carbone, Erminio Russo e Alberto Amato.
Il percorso delle due squadre è stato piuttosto simile – riprende “Nacho” –. Pure Palmi, come noi, è partita con aspettative elevate. E, dopo le difficoltà iniziali, si è dimostrata una grande squadra: non a caso, ha vinto prima la Coppa Italia, poi la Supercoppa di A3. Ma possiamo giocarci le nostre carte. Dobbiamo essere pazienti e, allo stesso tempo, aggressivi in difesa. Anche per provare a limitare il loro principale attaccante: Pawel Stabrawa”.

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