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Pallavolo Play off A2F – Beltrami e Zanette tra delusione e voglia di reagire dopo il ko in gara1 con Talmassons

Doccia molto fredda per la Futura Giovani Busto Arsizio, per una sconfitta pesante come un macigno, la prima in stagione tra le mura di casa in gara-1 della finalissima playoff contro la CDA Talmassons.
Non sono bastati i 1500 del PalaBorsani a spingere le biancorosse verso la vittoria nel primo atto della corsa verso la massima serie. In casa biancorossa non sono bastati i 14 punti della solita trascinatrice Lea Cvetnic e i 13 di Sofia Rebora che prova a ripetizione ad incidere dai 9 metri per dare la svolta alla partita.

A fine match i commenti del tecnico Alessandro Beltrami ed Elisa Zanette sono stati un mix tra delusione e voglia di riscatto.
“Purtroppo siamo stati un po’ troppo timidi in attacco e mi spiace. – ha sottolineato il tecnico – Il fatto che loro siano davvero forti in fase muro-difesa lo sapevamo. La sensazione però è che questa cosa ci abbia creato più problemi ancor prima di averli veramente. Voglio analizzare un po’ meglio la gara perché non giocando mai bene comunque per due set li abbiamo sempre ripresi con delle fiammate.

Dobbiamo metterci in testa che possiamo farcela però bisogna spingere e rischiare. Abbiamo giocato un po’ con il freno a mano tirato e abbiamo perso. Dobbiamo ricostruire la mentalità in questi quattro giorni. Adesso loro hanno un rigore in casa però deve incidere anche la nostra rabbia e voglia di rivalsa. Adesso tocca reagire, se poi li mettiamo ko ci giocheremo la bella altrimenti complimenti a loro.”

L’opposto Zanette ha parlato dell’aspetto nervoso: “La tensione c’era ed è normale fosse così giunti a questo punto. Dobbiamo gestirla meglio e proporre la nostra pallavolo. Adesso testa subito a gara-2. Dobbiamo resettare e continuare in palestra sul lavoro che stiamo facendo, correggendo gli aspetti che non hanno funzionato. Talmassons ha sempre dimostrato di non mollare ed essere cresciuta moltissimo in alcuni fondamentali; adesso dobbiamo studiarle e concentrarci su di noi. Dobbiamo pensare al nostro gioco e al nostro lavoro.”

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