Esordio stagionale della nazionale femminile, domani impegnata al PalaIgor di Novara in un test-match contro la Svezia (ore 19 diretta su Eurosport1 e replica giovedì a Piacenza allo stesso orario)) che apre ufficialmente il 2024 delle azzurre. La sfida tra Italia-Svezia sarà una gara che darà sensazioni speciali a tanti grandi personaggi. Ci sarà il ritorno di Julio Velasco, che siederà per 36ma volta sulla panchina della nazionale a distanza di 26 anni dalla 35ma; ma anche quello di Massimo Barbolini (con la veste di 2° allenatore) e l’esordio come assistente di Lorenzo Bernardi che in campo si è meritato il premio di MrSecolo e che è l’attutale tecnico dell’Igor Gorgonzola Novara.
Sarà una partita particolare, inoltre, per Eleonora Fersino, che giocherà con la maglia della nazionale nel “suo” PalaIgor l’impianto in cui gioca abitualmente con Novara: “In questo periodo stiamo lavorando tantissimo – spiega Eleonora Fersino – sia dal punto di vista fisico, sia da quello tecnico. La partita di domani rappresenterà un bel test per capire a che punto è la nostra condizione, anche se logicamente non siamo ancora al top della forma. Nei collegiali al Centro Pavesi ci stiamo focalizzando sul trovare i giusti meccanismi e provare in campo le nuove cose chieste dal mister”.
Poi ha continuato il libero tricolore: “Ci vorrà del tempo per tirare fuori tutte le nostre potenzialità, in questo momento i carichi di lavoro si fanno sentire e le gambe sono appesantite. Tutta questa preparazione, però, è fondamentale in vista dell’intensa stagione che ci aspetta, a partire dalla Volleyball Nations League”.
Nel gruppo tricolore è chiara la grande importanza che ha in questo 2024 il primo impegno dell’anno, che deve portare alla qualificazione olimpica per ora opzionata con l’eccellente posizione nel ranking, ma che deve essere confermata dai primi confronti in campo: “Sappiamo tutti l’importanza di questo torneo, è decisivo per la qualificazione olimpica, dovremo subito partire forte. La VNL è una competizione particolare, disputi tante partite e ti alleni poco. Oltre a ottenere i risultati ogni match diventa un’occasione utile per crescere il livello di gioco e trovare l’armonia di squadra”.
Dall’altra parte del campo ci sarà la Svezia da quest’anno guidata da Giulio Bregoli (dal 2017 al 2021 vice di Mazzanti), priva della sua stella Isabelle Haak. Un sestetto cresciuto nelle ultime annate e che sta lavorando in ottica Europei 2026, rassegna continentale in cui organizzerà uno dei tornei della prima fase.
Nella squadra scandinava spiccano i nomi di Anna Haak e Alexandra Lazic già protagoniste della nostra serie A1.