Pallavolo VNL femminile – L’Italia trionfa in finale (Egonu MVP): Velasco “porta” un altro oro alla storia del volley azzurro

(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) E’ finita con un autentico trionfo italiano: il sestetto azzurro di Julio Velasco ha vinto la Volleyball Nations League 2024 (bissando il successo del 2022). Una vittoria voluta e meritata con un crescendo di prestazioni una fase finale da incorniciare, con due grandi vittorie con Usa e Polonia ed una finale eccellente per 2 set, poi di resistenza e nel terzo e nel quarto.

Regina del torneo è stata eletta come MVP Paola Egonu (anche miglior opposto), accanto a lei premi singoli per Orro in palleggio, Fahr al centro e l’ottima Sylla come martelli.
In realtà un po’ tutte le ragazze italiane avrebbero meritato di essere premiate: da De Gennaro libero indomabile, alla capitana Danesi punto di forza al centro della rete, alla Degradi, cresciuta e maturata nel corso della manifestazione, per finire a Cate Bosetti, fermata da un infortunio nella terza settimana, ma capace di essere utile, quasi indispensabile in finale, quando il Giappone ha intensificato i suoi sforzi per evitare la sconfitta.
Una vittoria che porta indelebile la firma di Julio Velasco tornato con una sua squadra sul gradino più alto del podio di una grande e importante manifestazione in questa occasione affiancato in panchina da due autentici big come Massimo Barbolini e Lorenzo Bernardi.

L’Italia esce dalla VNL con l’oro al collo il primo posto nel ranking mondiale e la convinzione di chi ha dimostrato che tra un mese a Parigi chi vorrà salire sul podio dovrà fare i conti che lei e le sue campionesse.

CRONACA – Per la sfida finale della VNL 2024 Velasco inizia con Orro in palleggio, Egonu opposta, Degradi e Sylla schiacciatrici, Danesi e Fahr al centro, e De Gennaro libero. Dall’altra parte della rete, invece, si schierano con Iwasaki e Wada in diagonale, Koga e Ishikawa martelli-ricettori, Airi e Yamada al centro, e Kojima libero.
L’avvio del match è tutto azzurro: Egonu scalda il braccio da seconda linea, Sylla piazza un gancio no look dopo due super difese di De Gennaro e poi Wada spara fuori (3-0). Dopo un immediato timeout, le asiatiche accorciano con Koga (3-2) salvo poi subire un nuovo allungo italiano firmato da Danesi e Fahr a muro, ed un’ottima Degradi in banda (8-4). Le azzurre non sbagliano nulla in ricezione, tengono in muro difesa e continuano a martellare in attacco con Degradi ed Egonu spaccando in due il set (16-10). È la fuga giusta, nonostante un tentativo di rientro giapponese capeggiato da Ishikawa (18-14), sigillata dalle giocate di Sylla, Egonu e Degradi (7 punti) per il 25-17 che chiude il primo parziale.

Dopo il break le giapponesi accelerano: vanno sotto 1-3 ma con Koga ed Ishikawa rispondono colpo su colpo alle azzurre sino al 9-8. Poi si accende Paola Egonu che con 4 punti di fila (di cui 1 muro) porta l’Italia sul 13-9 costringendo il Giappone a rifugiarsi nel timeout. Un tentativo vanificato dalla ferocia con cui Danesi e compagne continuano a premere (bene Degradi in attacco e Danesi a muro) allungando in maniera definitiva chiudendo il set 25-17.
La musica sempre non cambiare nel terzo parziale: l’Italia detta il ritmo con Egonu e Sylla imprendibili in attacco grazie anche ad un’ottima prova di Orro in regia (7-5). Koga però continua a lottare tenendo le sue a contatto (7-7 con la pipe di Inoue). Le asiatiche prendono addirittura il comando (9-10) su errore in attacco di Degradi. È il primo momento di difficoltà del match dell’Italia che Velasco prova a frenare inserendo Lubian per Fahr al centro sull’11-12. Il Giappone, spinto dal pubblico del PalaHuamark di Bangkok tocca il +3 sull’ottimo attacco piazzato di Koga che accende improvvisamente Inoue (attacco + 2 ace di fila). Il break diventa importante (13-18) con Velasco che concede campo a Bosetti per Degradi. L’Italia però non vuole arrendersi trovando con Sylla e Egonu due colpi vincenti per accorciare (16-18) salvo poi veder sfumare la rimonta quando Yamada prima e poi una ricezione difettosa spalancano le porte del set alle giapponesi (18-22) ciniche poi a chiudere 21-25.

La pausa giova a Danesi e compagne che tornano a ruggire in avvio di terzo parziale con Fahr (muro e attacco) ed Egonu (6-2). Nonostante qualche difesa miracolosa delle asiatiche l’Italia continua a macinare gioco e solo un parziale blackout al PalaHuamark frena l’incedere di Egonu e compagne che dopo aver toccato l’11-6 provano ad imboccare la fuga decisiva. De Gennaro non fa cadere più nulla nel campo azzurro, mentre Orro, nonostante un colpo subito sottorete, orchestra l’attacco che trova anche in Bosetti un importante sbocco offensivo (17-12). Il Giappone non riesce a rientrare e quando Antropova arpiona sottorete una rara ricezione sbagliata, ecco che le azzurre prendono il largo chiudendo in trionfo (25-20). E la festa ha inizio.

ITALIA – GIAPPONE 3-1 (25-17, 25-17, 21-25, 25-20)
ITALIA: Orro 3, Sylla 15, Danesi 6, Egonu 27, Degradi 14, Fahr 8, De Gennaro (L). Giovannini, Lubian, C. Bosetti 4, Antropova 3, Cambi. N.e: Bonifacio, Spirito (L). All. Velasco
GIAPPONE: Iwasaki 2, Ishikawa 6, Yamada 6, Wada 5, Koga 16, Airi 2, Kojima (L). Hayashi 3, Fukudome (L), Inoue 11, Seki, Araki 4, Kurogo. N.e: Watanabe. All. Manabe
Arbitri: Fabrice Collados (FRA) e Rene Karina Noemi (ARG).