La solidità della Slovenia contro gli alti e bassi dell’Argentina che pur col supporto del pubblico polacco si fa annullare un match point e perde al tie break l’accesso alle semifinali. Finisce 3-2 per Kozamernik e compagni (19-25, 25-17, 17-25, 27-29, 15-7).
La Slovenia va in semifinale di VNL tre anni dopo la qualificazione ottenuta a Rimini (quarto posto finale) e i polacchi tremano perché negli ultimi anni più di una volta hanno perso contro la squadra di Gheorge Cretu.
Servirà una partita perfetta contro la tecnica giapponese, cercando di “non pensare” che c’é solo un giorno di riposo prima della sfida.
Contro l’Argentina è stata una partita di alti e bassi. Quelli dei sudamericani andati avanti 2-1 anche grazie ad un Bruno Lima che ha chiuso con 26 punti di cui 23 fatti nel primo, terzo e quarto set.
Quelli degli sloveni, solitamente impeccabili a muro, che per correggersi hanno messo Saso Stalekar a metà del quarto set ed a quel punto hanno trovato più solidità (oltre a 2 muri immediati dello stesso centrale).
Il tie break è stato un monologo, anche perché il tifo contro ha caricato i balcanici: “Ci hanno fatto un favore” ha detto Cretu alla fine uscendo a testa alta da una maratona che ora tuttavia potrebbe lasciare il segno in vista della semifinale contro il Giappone da giocare a meno di 24 ore da questa sfida.
