Appuntamento con la storia. A Łódź il Giappone batte la Slovenia 3-0 in semifinale di VNL (21, 25, 29) e va a sfidare la Francia di Andrea Giani per l’oro. Il Giappone non vince un oro di valore mondiale dal lontano 1972 e stavolta può coronare una crescita che porta il nome di Philippe Blain, tecnico francese in sella dal 2017.
Lo stesso Blain minimizza: “Per ora abbiamo migliorato il risultato dell’anno scorso e quindi un metallo migliore è sempre una buona notizia”, ma il Giappone visto in questi giorni in Polonia ha tutto per chiudere il cerchio.
Ed anche Yuki Ishikawa, che ieri sera ha messo in terra 21 palloni e dopo i 25 con il Canada è il più serio candidato al titolo di MVP del torneo, minimizza parlando di Olimpiade come primo obiettivo. Certo in una pallavolo che ne regala un titolo mondiale all’anno targato VNL, uno ogni due anni Mondiale e uno ogni quattro Olimpico le possibilità di vincere un oro prima o poi sono più alte dell’inflazione che ha dominato sul paese del Sol Levante nell’ultimo ventennio. Ma quando le occasioni arrivano vanno colte.
Dopo aver battuto il Canada i giapponesi hanno superato la Slovenia costringendola sempre a rincorrere.
Set in fotocopia: nel primo parte forte il Giappone, ritorna la Slovenia nel andando avanti 13-12 dopo essere stata sotto di 3, ma poi è il Giappone a a fare l’allungo decisivo. Idem nel secondo: 17-16 Slovenia dopo essere addirittura partita da 0-5.
In totale la Slovenia ha fallito 5 set poin: 1 nel secondo e 4 nel terzo set. Il Giappone si è imposto soffrendo e mostrando la solita difesa esemplare, stavolta forse ancor meglio del solito con Yamamoto migliore in campo dei suoi.
Il finale è stato clamoroso: Giappone avanti 16-10 rimontato e superato 21-20 dopo di che i vantaggi hanno premiato la squadra che complessivamente ha giocato meglio.