Originario di Padova, Enrico Lazzaretto proprio nella sua città natale ha cominciato la carriera pallavolistica. Il primo trasferimento è a Motta di Livenza in B1, poi con la Tonazzo Padova il salto in Seria A; categoria che non lascia più, calcando i campi di A1, A2 e A3 nel corso degli anni: nella stagione 2016/2017 l’arrivo nelle Marche, dove veste la maglia della GoldenPlast Potenza Picena in A2 agli ordini di Adriano Di Pinto; il suo percorso prosegue con l’Aurispa Alessano, quindi il ritorno a casa con la Kioene Padova e poi due importanti stagioni a Porto Viro, prima di trasferirsi a Macerata dove è rimasto complessivamente tre stagioni e dove nell’ultimo anno ha di nuovo conquistato l’A2.
Come stai Enrico?
“Mi sento meglio rispetto a quando avevo 24 anni. Sono migliorato anche fisicamente. Il bagaglio di esperienza, sicuramente ricco, è una risorsa che mi avvantaggia perché, a certi livelli, essere pratici di situazioni già ben conosciute aiuta tanto, ma la voglia di vincere e la fame di risultati importanti sono rimaste intatte, sempre al top”.
Cosa ti aspetti dalla nuova società?
“Troverò una società che, come una famiglia, riempirà di attenzione ed affetto, i suoi figli e troverò il calore dei tifosi che ci spingeranno verso traguardi ambiziosi”.
Ormai sei esperto in promozioni, quali sono secondo te le chiavi del successo?
“L’unione di uno spogliatoio formato da giocatori che si divertono a giocare insieme è la chiave di volta per superare qualsiasi ostacolo, rende molto più facile vincere perché si gioca con spensieratezza. In più mai si smette di imparare, mai si smette quel lavoro di perfezionamento dei fondamentali che completa un giocatore”.
Chi è Enrico Lazzaretto?
“Mi gasa parecchio prendermi responsabilità, se sotto pressione riesco a dare il meglio e sapere che mi saranno assegnati compiti di massima responsabilità è benzina nel motore delle mie aspirazioni. Voglio fare un ulteriore salto di qualità e sono prontissimo a dare tutto quello che è nelle mie potenzialità per dare alla squadra ciò che serve per arrivare il più in alto possibile”.