Il bello dello sport non è sempre e solo costituito dal racconto dei successi, ma anche dal percorso che ha portato ad essere vincenti ed affermarsi. Raccontare la storia che si nasconde dietro al successo, nel nome dell’ormai celeberrimo detto secondo cui “l’unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario”, una frase che se vogliamo è anche scuola di vita. E’ molto bella la storia di Danny Demyanenko, il centrale canadese neo acquisto della Yuasa Battery Grottazzolina, 30 anni compiuti appena una manciata di giorni fa; un percorso che ha portato questo gigante dalla pelle scura ma dal cognome dell’est a giocarsi la massima competizione internazionale che uno sportivo possa sognare, le Olimpiadi. E proprio nella settimana che precede l’inizio dei Giochi di Parigi 2024, questa storia abbiamo voluto raccontarla, per la prima volta visto che per Demyanenko la stagione ventura sarà quella dell’esordio in Italia.
Il battesimo sportivo di Demyanenko è comune a quello di tantissimi altri ragazzi, seppur avvenuto aldilà dell’Oceano. L’incontro col volley avviene a 14 anni, dopo essersi cimentato per diverse stagioni nel nuoto, anche con ottimi riscontri. Come spesso avviene, però, lo sport di squadra diventa un richiamo invincibile, e da lì inizia a giocare a Toronto per qualche anno, per poi iscriversi alla MC Master University, nella quale vince tutti i campionati provinciali fino ad arrivare ai campionati nazionali. Le doti e l’escalation vertiginosa di Demyanenko non passano inosservate, e per lui si apre finalmente la carriera professionistica: “Mi è arrivata una proposta da Tolosa, il punto di partenza perfetto per un canadese che vuole vivere di volley, per via della lingua e dell’ottimo livello del campionato francese.” Alla Spacer’s rimane per tre anni, per poi passare a Montpellier nel 2020: “Anche in questo caso la scelta si è rivelata giusta, abbiamo avuto buoni successi arrivando primi in regular season al primo anno, per poi vincere il titolo nazionale la stagione successiva… a Montpellier non succedeva da 15 anni!”.
Non è uno cui piace cambiare maglia spesso Demyanenko, che a Montpellier rimane fino al termine della scorsa stagione, in cui si prende la piazza d’onore nelle classifiche di Lega relative ai centrali. Parallelamente, il percorso in nazionale, dapprima come parte del team B del Canada, per poi passare al team A con cui partecipa al torneo di qualificazione olimpica, centrandola. Ed ora, finalmente, si avvera il sogno di una vita: “Un grandissimo onore, rappresentare la mia nazione ai Giochi Olimpici è uno dei sogni che avevo sin da bambino. A 14 anni, quando iniziai a giocare a pallavolo, con Stephen Maar (connazionale da anni in Italia, passato da Monza a Piacenza nell’ultima finestra di mercato) che è stato poi anche mio compagno di università, sognavamo di giocare insieme le Olimpiadi. Ora, dopo 16 anni, realizzaremo questo sogno. Ho lavorato con tutto il cuore negli anni passati per vivere questo momento, e sono molto fiero e grato di avere questa opportunità.”
Tra i pochi atleti nella storia di Grottazzolina ad avere avuto l’onore di partecipare ai Giochi Olimpici, il primo a farlo durante la sua permanenza in maglia M&G Scuola Pallavolo, Demyanenko non nasconde di essere molto carico in vista della stagione che sta per aprirsi: “Essere il primo olimpionico di questa società mi rende fiero, sono grato a Grottazzolina per avermi dato l’opportunità di misurarmi nel campionato più importante del mondo. Metterò a completa disposizione del team la mia esperienza professionale ed internazionale, so che sarà una stagione importante per il club e per me.”
Idee molto chiare quando si parla di obiettivi personali e di squadra per il suo Canada ai Giochi: “Come nazionale ci poniamo sempre obiettivi, ma anche quando non li raggiungiamo ne poniamo sempre di nuovi consapevoli di dover spingere sempre al massimo per raggiungere i migliori risultati possibili. Per me e per il Canada l’obiettivo era raggiungere le Olimpiadi. Ora che ci è data questa fantastica possibilità, il nostro obiettivo diventa scrivere una pagina storica per il volley canadese, e questo significa puntare alla medaglia, perché il miglior risultato per il Canada nelle Olimpiadi passate è un quarto posto. Il nostro obiettivo è competere in ogni singolo punto di ogni