(Carlo Lisi per iVolleymagazine.it) PARIGI. Il ‘sogno d’oro’ torna a riempire le notti dei nostri atleti delle schiacciate. Le Azzurre di Velasco e gli Azzurri di De Giorgi, sono sbarcati ormai da due giorni nella Ville Lumière, con un pensiero identico quello di salire i gradini del podio più bello per uno sportivo, probabilmente spingendosi anche oltre, quello di scrivere la pagina più importante della storia di un movimento capace di vincere 4 volte il Mondiale maschile ed una quello femminile, ma che nel torneo a cinque cerchi non mai andato al di là (scusate se non diamo il giusto valore a certi momenti meravigliosi) 3 medaglie d’argento (1996 2004 2016) e 3 di bronzo (1984 2000, 2012) sempre con la squadra maschile.
Questa volta l’occasione cercata in tante occasioni c’è ed è davvero grande. Il volley indoor italiano arriva a Parigi 2024 con la squadra maschile campione del mondo in carica e quella femminile vincitrice con una dimostrazione di strapotere fisico e tecnico dopo il trionfo di poche settimane fa della VNL femminile.
Pensare di aggiungere la settima medaglia (ed anche l’ottava) alla storia della Fipav non è una follia e tanto meno una utopia. Per il valore dei nostri campioni, per la bravura assoluta dei nostri tecnici, per la qualità della nostra organizzazione ci sembra logico, anzi doveroso.
Una riflessione tecnica ci sembra giusto farla su alcuni singoli, nella speranza che i nomi che citiamo vengano affiancati o scavalcati da altri fuoriclasse vestiti d’azzurro.
Quante squadre nel torneo femminile possono vantare una squadra nel pieno della maturità sportiva di un’Italia che schiera Egonu, Danesi, Sylla, Orro, Fahr, Bosetti e De Gennaro; quella maschile che vede in campo Giannelli, Michieletto, Galassi, Romanò, Lavia, Russo e Balaso. Ci viene da dire poche anzi pochissime.
Per non parlare della bravura e saggezza dei nostri ct Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, che hanno qui in terra di Francia a pochi passi dalla nostra Italia la possibilità di coronare un lungo inseguimento con la gloria.
L’Italia della pallavolo ha tutte le carte in regola per mettersi al collo la settima (ed anche l’ottava) medaglia: e immaginare che siano tanto lucenti da illuminare tutto lo sport di casa nostra.
