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Pallavolo Parigi 2024 – Tra le Azzurre e l’oro rimangono gli Usa campioni uscenti (con Plummer e Skinner in più)

(Carlo Lisi per i iVolleymagazine.it) PARIGI. Tra le Azzurre di Julio Velasco e la medaglia d’oro è rimasto solo un ostacolo di quelli alti da superare gli Stati Uniti, campioni uscenti, squadra compatta ed esperta che una particolarità: è molto ‘figlia’ della nostra serie A1, ben 11 delle 12 giocatrici a disposizione di Karch Kiraly hanno giocato nel nostro massimo campionato, l’unica eccezione è il fenomenale libero Justine Wong-Orantes.

Undici ‘italiane’ e due sole novità rispetto al roster di Tokyo: Kathryn Plummer e Avery Skinner, che con il passar delle gare si sono prese il posto da titolari ed ora non solo punti fermi della squadra Usa, ieri migliori realizzatrici americane la prima con 26 punti, la schiacciatrice di Chieri con 19.
Lo stesso Kiraly al riguardo ha dichiarato: “E’ bellissimo vedere Kathryn e Avery ‘aggredire’ questa partita e realizzare tanti punti. Ci stanno dando una potenza di fuoco fantastica”.

Kathryn Plummer ha messo a terra 23 attacchi, due muri e un ace. Ha anche contribuito con 16 ricezioni riuscite e sette recuperi: “Siamo molto felici di essere vicini a realizzare il nostro sogno vincere un’altra medaglia d’oro. Salire sul podio alle Olimpiadi è il motivo per cui tutti giochiamo a pallavolo e sapere che vincerò una medaglia è sicuramente una bella sensazione. Cominciando il torneo olimpico stavamo ancora cercando una nostra entità, adesso la abbiamo”.
L’altra rivelazione è Avery Skinner, punto di forza delle piemontesi di Chieri. In semifinale ha totalizzato 19 punti (15 attacco 3 muro 1 ace) ma anche mostrato 20 ricezioni riuscite, il massimo della partita, e pareggiando con il il libero Justine Wong-Orantes per quel che riguarda le difese (10): “Sapevamo che sarebbe stata una sfida serrata”, ha detto Skinner. “Sapevamo che loro non avevano perso un set in tutto il torneo. Noi che arrivavamo dopo diversi incontri al tie-break, sapevamo che saremmo stati messi messi alla prova. Però aveva molta fiducia in quello che potevamo fare”.

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