Srecko Lisinac, intervistato da Sara Kalisz per sport.tvp.pl ha raccontato la sua “odissea” iniziata nella prima vera 2023, quando era ancora un giocatore di Trentino Volley. Oggi il gigante serbo, dopo aver trascorso un’intera stagione senza scendere in campo pur tesserato con il Projekt Warszawa, ha prefrito non sottoscrivere nessun nuovo accordo con un claub in attesa della completa guardigione.
“Mi sono infortunato il 1° maggio 2023 durante la prima partita dei play-off in Italia. Quando ho sentito dolore, non mi sono fermato e ma poi poco dopo ho chiesto il cambi. È stato un errore che ho fatto. Il giorno successivo mi hanno fatto un’iniezione alla schiena, cosa che non avrebbe dovuto avvenire immediatamente dopo che si è verificato il problema. Tutto ciò ha fatto sì che la mia guarigione richiedesse così tanto tempo. Mi sarei dovuto il giorno dopo la partita in cui si è manifestato il dolore, m abbiamo aspettato nove giorni per la procedura. Non avrei dovuto aspettare così a lungo. Quando c’è così tanta pressione sui nervi, devi agire immediatamente.
GRANDE DOLORE – “Questo però non era il problema peggiore. La difficoltà più grande per me era che non ero in grado di eseguire alcuni movimenti motori. Non riuscivo a stare in punta di piedi. Avrei dovuto operarlo subito, non aspettare nove giorni. Tuttavia, allora non avevo tale conoscenza. Se lo avessi saputo avrei agito immediatamente. Ora devo affrontare il fatto che quando un nervo è danneggiato, ci vuole molto tempo per rigenerarsi”.
NIENTE DENUNCE – In Polonia gira voce che Lisinac avrebbe presentato una denuncia contro lo staff medico trentino: “No, non è vero. Non succede niente del genere. Qualcuno in Polonia dice delle sciocchezze – ha sottolineato sorridendo – Non ho ancora fatto nulla a riguardo. Il medico del club non ha avuto alcuna influenza su tutto. È stato fatto un errore, ma non ho portato nessuno in tribunale. Mi concentro sulla guarigione e non sul trascinamento delle persone dagli avvocati”.
PAURA DI SMETTERE? – “Con ogni infortunio puoi avere pensieri del genere. Tuttavia, ho una struttura mentaleleggermente diversa e non mi approccio in questo modo. Sto facendo di tutto per tornare, lavoro continuamente sulla mia forma. Spero che tutto questo non duri a lungo. Tuttavia, se ci vuole più tempo, sono disposto ad aspettare. Attualmente gioco a pallavolo sulla sabbia. Non sono ancora pronto per esibirmi ai massimi livelli, ma sto lentamente tornando. Spero che ci siano progressi in ogni momento. Finché lui è lì, continuo a lavorare. Se si blocca, potrei prendere in considerazione delle alternative. Per ora, però, non li tengo in considerazione”.
IL RITORNO? “Non è noto. Non esiste una prognosi nel processo di guarigione dei nervi. Potrebbe essere più veloce, potrebbe richiedere più tempo. Considerando quanto tempo ci vuole, penso che mi ci vorrà un po’ per essere completamente in salute”.