Piccolo grande capolavoro dell’Under 17 maschile di Luca Leoni, che con una incredibile rimonta ha capovolto una finale che sembrava persa e si è laureata campione del Mondo della categoria. Zlatanov e compagni si sono laureati Campione del Mondo. Questa sera a Sofia, in Bulgaria, l’Italia ha battuto in finale 3-2 (23-25, 17-25, 25-22, 33-31, 15-9), l’Argentina. Una medaglia d’oro pienamente meritata per Zlatanov e compagni, che in questa edizione della rassegna continentale hanno compiuto un percorso praticamente netto, fatto di sette vittorie in altrettante gare giocate. Un’altra prova di carattere per la giovanissima nazionale italiana, che sotto di due set ha avuto la forza di reagire e attraverso il gioco ha compiuto l’impresa e l’incredibile rimonta dal 0-2 al 3-2 finale.
L’Italia in questa categoria un anno fa aveva conquistato anche la medaglia d’oro ai Campionati Europei giocati in Montenegro.
Secondo set cominciato con grande intensità. Gli azzurrini, trascinati da Zlatanov, si sono portati per primi avanti (6-4), ma l’Argentina è rimasta attaccata, impedendo l’allungo dell’Italia. La gara a questo punto si è avviata sui binari del punto a punto (9-9, 11-11). Gli avversari non mollano e assumono il comando del set (11-14). L’Italia ha accusato questo momento di difficoltà ed è scivolata indietro (13-18), e coach Leoni ha chiamato il time out, ma l’inerzia del set rimane in favore degli argentini che si portano sul (14-21). Nel finale gli avversari bravi a muro hanno chiuso alla seconda palla set a disposizione 17-25 dopo 23 minuti di gioco.
Equilibrato l’avvio del terzo set (5-5). È l’Argentina a passare in vantaggio (6-8), con l’Italia determinata ad accorciare, e con il passare delle azioni porta la gara sul 17-17. A questo punto, Zlatanov prima e Crosato poi portano l’Italia sul +2 (19-17). L’Italia continua a mantenere un break di vantaggio, e l’Argentina chiama il time out (22-20). Al rientro in campo, Bigozzi trova l’ace che vale il 23-21, e infine Argano trova il punto che vale il 25-22.
Nel quarto set, invece, è stata la formazione sudamericana a partire forte (4-9). L’Italia, da parte sua, ha faticato a trovare il giusto ritmo ed è stata costretta a inseguire (9-13). Gli azzurrini, però, non si sono dati per vinti e hanno lottato su ogni palla, ricucendo in parte lo svantaggio (14-15). Nelle fasi successive, l’Italia ha continuato a spingere, impedendo agli avversari di scappare via (18-19), e un ace vincente di Zlatanov regala all’Italia la parità (19-19). La battaglia punto a punto sotto rete è proseguita e un muro vincente di Tosti porta l’Italia sul 23-22. Al termine di un finale al cardiopalma, che ha visto continui capovolgimenti di fronte, l’Italia ha chiuso il set in proprio favore 33-31. 2-2 tra Italia e Argentina.
Il tiebreak vede gli azzurrini partire con il piglio giusto e Zlatanov ha la voce grossa portando l’Italia sul (6-2). L’Italia continua a spingere e arriva al cambio campo sul +4 (8-2). Nel finale l’Argentina non è più riuscita a rientrare e l’Italia conquista la vittoria che sa di impresa (15-9).
Sul terzo gradino del podio, invece, è salita Cina Taipei, ieri superata in semifinale dagli azzurrini, che ha battuto al tie-break (25-17, 16-25, 25-23, 21-25, 15-12) la Spagna.
I CAMPIONI – Gabriele Spina (Lube Volley), Pietro Valgiovio (Volley Montichiari), Manuel Hristov Zlatanov (Porto Robur Costa), Pietro Carrera (Imperia Volley), Lorenzo Antonio Basso (Young Energy Volley Piacenza), Jacopo Tosti (Cisterna Volley), Federico Argano (Diavoli Rosa), Federico Crostato (Treviso Volley), Gioele Costa (Montecchio Volley), Francesco Destro (Castiglione delle Stiviere), Vittorio Bonandrini (Volley Milano), Martino Bigozzi (Pallavolo San Lazzaro).
LO STAFF ITALIANO Luca Leoni (allenatore), Vincenzo Fanizza (coordinatore Nazionali Giovanili), Davide Colombelli (assistente allenatore), Stefano Recine (dirigente Nazionali Giovanili), Glauco Ranocchi (preparatore atletico/team manager), Pascal Laricchiuta (fisioterapista), Jacopo Kowolczyk (medico), Saverio Di Lascio (scoutman), Loris Palermo (secondo scoutman).