Le Black Angels affrontano il secondo allenamento congiunto in casa delle vice campionesse d’Italia della Savino del Bene Scandicci. Gaia Traballi, schiacciatrice del sestetto perugino: “Noi votati all’attacco, ma dobbiamo migliorare su contrattacco e muro-difesa. La mia stagione? Non mi pongo limiti, ma nemmeno troppe aspettative”
La Bartoccini MC Restauri ha già avuto modo di analizzare le indicazioni arrivate dall’allenamento congiunto con Roma dello scorso mercoledì e ora si prepara a un secondo test, stavolta in trasferta. E sarà un test di alto spessore in casa delle vice campionesse d’Italia della Savino Del Bene Scandicci del francese Antiga. L’appuntamento è per oggi alle ore 14.30 presso il Palazzetto di Scandicci con diretta video all’interno dell’app del club toscano. Le toscane non hanno certo bisogno di presentazioni, basta citare qualche nome del roster: dalle medaglie olimpiche Ana Carolina Da Silva (bronzo con il Brasile) meglio nota come Carol) e Ekaterina Antropova, grande protagonista nell’oro delle Azzurre a Parigi 2024, alle schiacciatrici Britt Herbots e Kara Bajema, fino alla coppia di liberi formata da Brenda Castillo e Beatrice Parrocchiale. Al palleggio Giulia Gennari, senza poi dimenticare il martello Giulia Mingardi e l’ex Linda Nwakalor. Insomma, sarà una prova importante per le ragazze di Andrea Giovi che vogliono trovare delle risposte per indirizzare il lavoro delle prossime settimane. Intanto ci pensa l’inossidabile Gaia Traballi a fare il punto della situazione:
“Siamo una squadra particolarmente votata all’attacco, nel senso che abbiamo molte individualità che possono dare molto in questo fondamentale – afferma la schiacciatrice delle Black Angels –. Tuttavia con Roma non abbiamo brillato particolarmente in questo. Penso sia dovuto soprattutto a una fase in cui abbiamo lavorato e spinto veramente tanto dal punto di vista fisico e atletico. Ci può stare che ora non abbiamo quella forma che raggiungeremo alla fine della preparazione. Ora dobbiamo spingere in quelle cose che riteniamo possano non essere esattamente il nostro punto di forza, ma dove poi, di squadra, potremo fare lo stesso la differenza. A tal proposito mi viene in mente la fase di contrattacco e il muro-difesa. Abbiamo grandi margini di crescita in tutto ciò, magari mettendoci dentro anche qualche battuta più fastidiosa. Poi verrà fuori anche il cambio palla”.