La Bartoccini MC Restauri ha ripreso gli allenamenti dopo il torneo di Imola dell’ultimo weekend. La semifinale persa per 3 a 1 contro Talmassons e il terzo posto conquistato nella finalina con la Clai Imola con un secco 3-0, hanno sicuramente offerto altre preziose indicazioni Ad Andrea Giovi. La 21nne schiacciatrice Carolina Pecorari, che ha trovato ampio spazio nel match di domenica, racconta le sue sensazioni dopo la due giorni di Imola:
“Usciamo da questo quadrangolare con sensazioni positive – afferma convinta il martello di Torino –. Quello che stiamo facendo di buono durante la preparazione, in campo si vede. Ovviamente abbiamo evidenziato anche cose su cui dovremo puntare il focus in queste ultime due settimane prima dell’inizio della regular season, bisogna continuare a lavorare duro. Ad ogni modo sono contenta di aver trovato spazio nella partita contro Imola. Se i carichi delle preparazioni incidono sui risultati di questi test? Non direi, il nostro preparatore atletico programma il lavoro anche per farci arrivare nelle migliori condizioni in questi allenamenti congiunti”.
Pecorari ha già vinto il campionato di A2 tra le fila di Pinerolo, ma è la prima volta assoluta che prenderà parte alla massima serie. E la classe 2003 non nasconde le emozioni: “Già domenica avevo un po’ di ‘ansietta’ da esordio. Ma è un’ansia positiva, non c’è paura, anzi… Poi le stesse sensazioni le stanno provando un po’ tutte le mie compagne, da quelle più esperte a quelle più giovani come me. Diciamo che c’è energia all’interno di un gruppo già particolarmente unito e questo è molto importante per avere una carica in vista della partenza del campionato”.
Carolina chiama già a raccolta i tifosi: “Non vedo l’ora di iniziare, anche se il percorso è già cominciato l’8 agosto come ha già detto il nostro allenatore. Voglio vedere il PalaBarton rumoroso e pieno di tifosi come l’ho già visto anno scorso da avversaria all’ultima giornata, quando ero tra le fila di San Giovanni in Marignano. Spero di vedere anche quest’anno un palazzetto con tanta gente, anzi, ancor più pieno”.