Comincerà sul campo di Taranto l’undicesima avventura dell’Allianz Milano in SuperLega. A raccontare lo stato d’animo e di forma della squadra di Roberto Piazza è il libero Damiano Catania: talento della “generazione” di Michieletto, Paolo Porro e Rinaldi, per citare soltanto alcuni dei talenti della società del presidente Lucio Fusaro.
“Finalmente torniamo a giocare una partita di SuperLega . Inizia il campionato più bello del mondo e noi non vediamo l’ora di scendere in campo e sfruttare questa opportunità nella prima partita. Vogliamo confermare quanto di buono abbiamo fatto in preseason”.
A che punto è questa Allianz Milano rispetto al top della condizione?
“Chiaramente, lo stato di forma di inizio stagione non può ancora essere al top, servirà di rodaggio. Abbiamo cambiato molto e dovremo trovare l’amalgama il più presto possibile e limitare quegli errori o cali di tensione che ci possono essere all’inizio del percorso”.
Lo scorso anno fu una partenza davvero in salita.
“Mi ricordo bene. Ma rispetto al passato campionato abbiamo avuto un avvicinamento al campionato diverso. Nel 2023 eravamo stati condizionati dagli infortuni. Quest’anno ci troviamo invece, facendo le corna, tutti disponibili e pronti”.
Che tipo di partita vi aspettate?
“Domenica andiamo ad affrontare una squadra che vuole sempre dire la sua in SuperLega. Avrà grandi motivazioni, giocando in casa, con un pubblico molto bello e caloroso. So che hanno quasi mille abbonati, è bello vedere questo attaccamento. Spero che vi sia la stessa risposta dai nostri tifosi milanesi nelle ultime giornate di campagna abbonamenti”.
Poi ha concluso lo specialista di difesa della squadra di Roberto Piazza: “Noi dobbiamo cercare di restare uniti nella difficoltà, mettere tanta grinta. L’atteggiamento aggressivo, dal primo punto, può essere secondo me una buona chiave di lettura della partita. Con questa mentalità sono convinto che abbiamo tutte le carte in regola per dare subito una gioia ai nostri tifosi portando a casa la prima vittoria di questo campionato”.
Foto di Fiorenzo Galbiati