Presente nella prima puntata stagionale di After Hours, il talk show che la Lega ormai da diverse stagioni ha affidato ad Andrea Zorzi e Andrea Brogioni, Ivan Zaytsev personaggio ‘verace’ ha parlato come sempre senza problemi, della sua scelta (che noi riteniamo giusta e doverosa) di tornare a giocare indoor con la Mint Vero Volley Monza.
Ivan ha espresso la sua opinione su vari argomenti che lo riguardano, con la stessa sicurezza e serenità in cui è tornato a scommettere su sé stesso sulla sabbia. Il suo rientro nell’indoor sicuramente regalerà momenti di confronto nella nuova SuperLega, che superata l’Olimpiade aprirà le porte al mondiale anticipato.
Ecco la sintesi le risposte di uno dei campioni più eclettici che il volley italiano ha avuto negli ultimo 3 lustri (scusate il termine desueto: un lustro sono 5 anni…)
LA SCELTA DI MONZA – “Scelta imprevedibile? Se fossi prevedibile, non sarei me stesso”.
GLI APPUNTI – “Dicono che prendo appunti? Cerco di rientrare nel mood della partita da ricettore/attaccante. Mi segno le direzioni di battuta degli avversari, con delle prevalenze, guardando su quale tipo di giocatore e in quale tipo di frangente mettono pressione. Così posso cercare, da fuori, di poter essere d’aiuto al libero o ai ricettori”.
IVAN SCHIACCIATORE – “Ho ‘mentalizzato’ la cosa. Se mi vedete allenare, però, attacco quasi sempre da due perché è una cosa che mi piace molto. In questa occasione che mi è capitato, di dare una mano a Monza, aspettando il rientro di Osmany, c’è la difficoltà di allenarsi, stare in gruppo, fare il 6 contro 6 durante la settimana, così sono stato coinvolto in questo progetto”.CACHOPA – “Nando è uno spettacolo, ha una bella carica, una piena energia. Ha l’estro brasiliano e quando fa viaggiare la palla diventa ‘fastidioso’ per gli altri, ora giocandoci assieme mi diverto molto di più”.
PASSIONE BEACH VOLLEY – “L’estate è stata impegnativa per il modo in cui abbiamo approcciato a questa nuova idea, questo progetto con Daniele Lupo. Galeotto fu quel messaggio alle due di notte a inizio maggio: ‘Perché non andiamo a vincere il campionato italiano?’. E la mia risposta: “O facciamo le cose fatte bene o niente’. Abbiamo lavorato come una squadra professionistica, con il miglior allenatore che ci possa essere che è Marco Solustri da Roma e abbiamo intrapreso questo percorso, arrivando a vincere uno Scudetto che non era scontato ma che era sicuramente un obiettivo. Parallelamente, abbiamo deciso di provare a qualificarci alle Olimpiadi di Los Angeles, obiettivo molto ambizioso: ma la voglia di rimettersi in gioco c’è e credo sia un’ottima linfa”.
IVAN E JUANTORENA – “Siamo in camera assieme e perlomeno nella prima nottata non ci siamo ‘menati’. Scherzi a parte, la reunion dopo qualche anno è sempre divertente”.