(Sergio Martini per iVolleymagazine.it) Una nuova avventura e subito ottime sensazioni. Marco Novello ha debuttato in serie A2 alla grande ed ha subito preso a volare sopra i muri avversari. Dopo aver vestito la maglia di Mantova in serie A3 sfiorando la promozione, l’opposto veneto ha scelto Cantù per fare un ulteriore step verso l’alto e l’inizio del campionato è stato eccellente, quasi esaltante: 25 punti al debutto e 33 nella seconda di campionato: 58 punti che non hanno fatto vincere la sua squadra, ma hanno fatto capire di che stoffa è fatto Marco Novello.
Hai iniziato alla grande una nuova avventura. Che effetto ti ha fatto giocare in A2?
“All’inizio ero un po’ in soggezione. L’A2 è un campionato dove non avevo mai giocato e conosco pochissimi giocatori”.
A giudicare da come ti esprimi in campo si direbbe che il tuo approccio a Cantù sia stato molto positivo. Quali sono gli obiettivi della tua nuova squadra?
Ripercorriamo la tua carriera…
“Ho iniziato nelle giovanili di Treviso, un periodo che ricordo molto bene e rimane uno di quelli in cui mi sono divertito di più. Poi in A3 ho giocato nel Tinet Volley Prata, nel Drl Belluno e l’ultimo anno nel Gabbiano Mantova”
Hai un campione come modello?
“Si e non è un giocatore di pallavolo. E’ un calciatore … Cristiano Ronaldo faccio riferimento alui come pensa e vive lo sport”.
La serie A2 è un campionato difficile, con tante pretendenti alla promozione. Chi vedi come favorie e quali sono i giocatori più forti del campionato.
“Non conosco bene le squadre, devo prima giocarci contro per capire chi può aspirare alla promozione. Provo a fare un azzardo e dico Catania. Stesso discorso vale per i giocatori. Molti vengono dall’A1 e possono fare molto bene ma aspetto di vederli all’opera per poter esprimere un giudizio”.
Che differenze ai notato, anche se siamo solo agli inizi del torneo, fra A2 e A3 dove hai giocato alcuni anni?
“Le differenze ci sono e si notano molto. Direi che la principale sta nel fatto che in questa categoria i giocatori sono molto più forti, sia a livello tecnico che fisico. Un’altra cosa che mi ha colpito è lo studio delle partite. Rispetto all’A3 in A2 è molto più capillare e specifico”.
Con Marco Cantù ha fatto la scelta giusta. Lui ha iniziato alla grande e presto delle sue qualità ne beneficerà anche la sua nuova squadra.