(Attilio Mercalli per iVolleymagazine.it) Che l’Igor Novara fosse da inserire stabilmente nel solito gruppetto di “primedonne” del campionato di A1 femminile, era diventata una cosa ormai normale tra i bookmakers del volley. Ma che, malgrado le peripezie e le difficoltà di ordine fisico incontrate in preparazione e nel precampionato con la squadra appena allestita dimezzata da infortuni, fosse quella che ha sorpreso più di tutti, è lì da vedere.
Allenarsi con tante giocatrici è il segreto per far crescere tecnicamente e tatticamente un gruppo e questo a Novara lo si sta vedendo perché il livello di lavoro è alto, di qualità che comincia a far venir fuori la potenzialità dei singoli e di squadra.
Certamente tecnico e società gettano acqua sul fuoco perché di strada ce ne è ancora molta da fare per un gruppo nuovo per più di metà, volendo giustamente mantenere i piedi ben saldi a terra, ma è indubbio che la crescita generale costante, porta ad essere ottimisti su quello che potrebbe essere il ruolo di una Igor Novara che, ricordiamo, ha ancora al palo Akimova e Fersino, ma ha trovato in gente come Tolok, Alsmeier, attrici sorprendenti, Squarcini, De Nardi rilanciatesi dopo una stagione avara di presenze a cui aggiungere Ishikawa, Aleksic che non avevano certo bisogno di presentazioni ed a un pacchetto di seconde linee, solo sulla carta, formato da Mims, Bonifacio, Bartolucci, Orthmann, Mazzaro e Villani pronte a mettersi in gioco al 100%. Il tutto sotto la regia di una Francesca Bosio, diventata capitana e quindi doppiamente responsabilizzata. E sabato si va di nuovo in campo; alle 18,30 le azzurre ospitano al PalaIgor la Smi Roma delle ex Zannoni e Costantini per poi bissare 4 giorni dopo gli impegni interni con il derby piemontese con la Honda Olivero Cuneo.