Domenica sera Andrea Giani aveva partecipato come ospite ad ‘After Hours – La SuperLega di notte” il talk show di Andrea Zorzi ed Andrea Brogioni. Il tecnico campione olimpico con la Francia nel suo intervento ha toccato tanti argomenti riguardanti il suo cammino professionale, la nazionale francese, gli Azzurri ed anche a livello individuale uno dei nostri campioni del mondo Alessandro Michieletto.
VACANZE NO, FESTA SI – “Non ho fatto vacanze, quattro giorni dopo i Giochi Olimpici sono venuto in Polonia con la famiglia. Niente vacanze per noi allenatori. Ma tanti festeggiamenti: per la Francia era la seconda di fila, in casa, per me è la prima dopo averla inseguita a lungo”.
ALLENARE LA FRANCIA – “È abbastanza complicato, perché hanno una cultura un po’ diversa dalla nostra. Credo che dopo il 2021 la pallavolo è cambiata a livello internazionale, se non fai un po’ di cose fatte bene non ce la fai a stare a quel livello. Questo gruppo l’ha compreso. Abbiamo fatto quattro mesi tornando a casa tre volte ed è stato quello la chiave della svolta tecnica di questo gruppo. Abbiamo deciso insieme di lavorare mettendo da parte famiglie e riposo”.
L’ITALIA – “Qualcosa in più contro di noi poteva farla, tecnicamente. Poi il nostro è un gioco che non è solo tecnico. A volte, quando sei messo sotto nel gioco e non trovi le contromisure, la prestazione diventa difficile da cambiare. Non è una questione d’età. Polonia e Italia sono due squadre che perdono pochissime partite nella stagione, devi essere capace di aggredirli tecnicamente. Ed è quello che abbiamo fatto noi”.
LA RIVALITÀ FRANCIA-ITALIA – “Credo che a livello sportivo ci sia una grande rivalità. Io non ho mai avuto problemi: zero. Credo che ci debba essere, perché è storica la rivalità, ma non l’ho sentita così personale. Poi la mia squadra francese ha diverse rivalità, con altre squadre e altri giocatori”.
QUALITÀ BATTE ALTEZZA – “Diciamo che la qualità di alcuni giocatori è importante. Battono bene, tutti. Ma danno anche qualità in ricezione. E sull’attacco hanno una varietà di colpi importante e anche per i palleggiatori sono giocatori di riferimento. Come si è sviluppata questa pallavolo, in cui gli schiacciatori danno molto ritmo, fanno pochi errori, fanno rigiocare la palla, hanno queste abilità. L’altezza conta poco, conta la qualità dei giocatori”.
SU MICHIELETTO – “Tanta qualità dietro, secondo me: non è un giocatore che soffre in ricezione, anzi. Molto bene in difesa, direi super. In battuta e attacco non ce ne sono tanti così forti. A muro ha giornate in cui ne prende sei-sette, ma non è sempre facile”.
Intanto lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle di Andrea Giani (ancora senza Kurek), ha colto ieri la quinta vittoria della sua Plusliga, superando con un netto 3-0 (25-18 25.14 25-22) lo MKS Będzin. Con questa affermazione gli ex-campioni d’Europa sono risaliti al quinto posto della classifica.p
Foto plusliga.pl