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Pallavolo A1F – Firenze attesa a casa della capolista. Bendandi: “Dobbiamo vederla come un’opportunità per giocare libere e per ritrovare il nostro coraggio”

Trasferta proibitiva per Il Bisonte Firenze, che domani alle 19 è atteso al PalaVerde di Lancenigo dalla capolista Prosecco Doc Imoco Conegliano, per la dodicesima giornata della serie A1 Tigotà: le bisontine, alla terza sfida in otto giorni, sono reduci da tre ko consecutivi che hanno inciso sul morale e sulla classifica, ma quantomeno potranno scendere in campo libere da grosse pressioni, dovendo affrontare una squadra che ha una striscia aperta di venti vittorie di fila (di cui sedici su sedici in questa stagione) e che in campionato ha perso solo due set in dodici partite.

Sono tre le ex della sfida: nella Prosecco Doc c’è Sarah Fahr, che ha giocato a Firenze nella stagione 2019/20, mentre ne Il Bisonte ci sono Božana Butigan, che ha vestito la maglia di Conegliano dall’estate 2020 al gennaio 2022 (vincendo uno scudetto, una Champions League, due Coppa Italia e due Supercoppa Italiana) e Emma Cagnin, che ha debuttato in A1 con le Pantere nel 2019/20, oltre a Marina Giacomello che è cresciuta nel vivaio dell’Imoco pur senza mai esordire in prima squadra. I precedenti invece sono ventinove, con quattro vittorie per le bisontine (l’ultima, quella del 1 dicembre 2021 al PalaVerde, interruppe la striscia record di 76 vittorie consecutive in tutte le competizioni di Conegliano) e venticinque per le Pantere (di cui sedici negli ultimi diciassette confronti disputati).

Ci aspetta una partita molto molto dura, se non proibitiva: è la storia che ci dice questo, perché conosciamo tutti il valore immenso di Conegliano. – Commenta Simone Bendandi – Ho detto alle ragazze che dobbiamo concentrarci sul modo in cui approcciare una partita del genere: affrontiamo probabilmente la squadra migliore al mondo, con giocatrici stellari, e dobbiamo vederla come un’opportunità per giocare libere e per ritrovare il nostro coraggio e la nostra continuità nel carattere, accettando le situazioni in cui ci faranno vedere i loro colpi migliori e cercando di metterle in difficoltà con la battuta e con un buon muro-difesa. L’errore più grosso sarebbe quello di andare a fare le vittime sacrificali: sappiamo benissimo chi ci troveremo di fronte, e dobbiamo esaltarci per l’opportunità di giocare contro una squadra del genere, entrando in campo con il nostro spirito combattente per sfruttare i momenti in cui riusciremo a metterle in difficoltà”.