Nel corso della prossima notte s’onizierà ad Hangzhou, in Cina, il Mondiale per Club femminile che vedrà impegnate la Prosecco Doc Imoco Conegliano, campione d’Europa, e la Numia Vero Volley Milano, vicecampionessa continentale. In palio, il titolo di Campione del mondo, già vinto dalle pantere nelle edizioni 2019 e 2022. Per la Vero Volley Milano, invece,sarà l’esordio assoluto nella competizione.
MILANO – Prima a scendere in campo sarà la squadra di Stefano Lavarini, inserita nella Pool A che questa notte alle 2 (con diretta DAZN e VBTV) affronterà le brasiliane del Gerdau Minas oggi guidate da Nicola Negro in passato proprio da dal tecnico piemontese che ora guida Milano. Le ragazze del Minas sono campionesse sudamericane in carica, tra le loro file si distinguono la due volte campionessa olimpica Thaisa Daher e la vecchia conoscenza della Serie A Celeste Plak. Mercoledì 18 dicembre, alle 12.30, Orro (al rientro dopo diverse settimane di stop) e le altre campiionesse olimpiche Paola Egonu, Anna Danesi e Miriam Syla, affronteranno le le cinesi del Tianjin Bohai Bank, Che schiera la centrale russa Irina Fetisova e la potente attaccante cinese Li Yingying, poi conclderanno la fase a pool giovedì 19 dicembre, sempre alle 12.30, contro le egiziane dello Zamalek Sporting Club.
CONEGLIANO – Il torneo della Prosecco Doc Imoco Conegliano comincerà alle prime luci (ore 5.30 italiane) di martedì 17 dicembre, con lo scontro sempre in diretta DAZN e VBTV programmato alle 5.30 contro le brasiliane del Dentil Praia, rappresentate dalla regista verdeoro Macris e dalle centrali Adenízia Ferreira (ex-Scandicci) e Carol Gattaz. Alle 2 di mercoledì 18 dicembre impegno contro le vietnamite del LP Bank Ninh Binh per la squadra di coach Santarelli, che chiuderà poi la Pool B contro le campionesse asiatiche del NEC Red Rockets Kawasaki venerdì 19 dicembre alle ore 8, che potranno contare sulla brasiliana Lorrayna, ex Bergamo, la giapponese Yukiko Wada e la star thailandese Ajcharaporn Kongyot.
Semifinali e Finali si giocheranno tra sabato 21 e domenica 22 dicembre, con fischi d’inizio alle 8 e alle 12.30.
Nelle sedici edizioni precedenti, vittorie solo per Conegliano (2019 e 2022) e l’Olimpia Ravenna (1992)
LA STORIA DI STEFANO LAVARINI SULLA PANCHINA DEL MINAS TENIS CLUBE
Stefano Lavarini ha avuto un impatto significativo durante il suo periodo come allenatore del Minas Tênis Clube, una squadra di pallavolo femminile brasiliana di Belo Horizonte. Ecco un riassunto della sua storia con il Minas:
Inizio dell’Esperienza in Brasile: Lavarini è arrivato in Brasile per la stagione 2017-18, diventando il primo tecnico italiano a guidare una squadra di pallavolo femminile brasiliana. Questo passo segnava la fine di un capitolo di sette anni con il Volley Bergamo in Italia, dove aveva vinto la Coppa Italia nel 2015-16.
Successi con il Minas: Durante le sue due stagioni al Minas, Lavarini ha ottenuto notevoli successi. Nel 2018-19, ha guidato la squadra alla vittoria del campionato brasiliano di Superliga, meritandosi anche il premio di miglior allenatore della stagione. Inoltre, il Minas ha vinto due titoli consecutivi del Campionato Sudamericano per Club nel 2018 e 2019, oltre alla Coppa del Brasile nel 2019.
Impatto e Riconoscimenti: Lavarini ha portato con sé un’approccio innovativo e una metodologia di allenamento che ha portato il Minas a competere ai massimi livelli sia a livello nazionale che internazionale. Le sue capacità di coaching hanno ricevuto riconoscimenti, culminando nel suo trasferimento alla guida della nazionale di pallavolo femminile della Corea del Sud dopo la sua esperienza brasiliana, con l’obiettivo di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Transizione e Successione: Dopo il suo successo con il Minas, Lavarini ha lasciato la squadra per ritornare in Italia, dove ha allenato la Unet E-Work Busto Arsizio, e successivamente la Igor Gorgonzola Novara. Al suo posto al Minas, è stato suggerito Nicola Negro, un altro tecnico italiano, come suo successore.
Lavarini ha lasciato un’eredità di successi e innovazione nella pallavolo brasiliana, dimostrando che il suo metodo di allenamento può essere efficace anche in un contesto diverso come quello sudamericano.