Pallavolo A1F – Bergamo, il DS Matteo Bertini alla fine del girone di andata: “Noi e Busto le sorprese in positivo del campionato. E a Gennaio sostituiremo Alcantara”
La storia iniziata in estate con l’arrivo di tanti volti nuovi, in campo e fuori, è già arrivata alla fine del suo primo capitolo e Bergamo è pronta a iniziare un altro racconto, quello del girone di ritorno. Prima di pensare al match che aprirà la nuova fase della Regular Season, domenica 22 dicembre alle 17:30 al PalaFacchetti di Treviglio contro la Bartoccini MC Restauri Perugia, è però giusto scrivere un’ultima pagina, quella dedicata ai bilanci. Ed è il Direttore Sportivo Matteo Bertini a tirare le somme dopo 13 gare che hanno dato davvero molti spunti alla Società, che non ha mai smesso di guardare avanti e di pianificare il futuro.
Che cosa le è piaciuto di questo Girone di Andata che va in archivio?
“La coesione che c’è tra tutte le componenti della squadra: staff tecnico, medico e ragazze. E quello che si vede in campo è proprio questo, nel senso che la squadra trasmette unione e tanta voglia di fare. Era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati all’inizio della stagione: essendo una squadra totalmente nuova, dovevamo assolutamente cercare una coesione al più presto possibile e in questo girone di andata credo che sia stata una costante e i risultati si vedono. Quando la squadra è unita e tutti lavorano nella stessa direzione, il campo riflette questo” .
A inizio stagione avevate chiaramente detto che questa era una squadra che doveva pensare alla salvezza e continuate a dirlo ancora oggi. I risultati parlano però di un gruppo che sta andando oltre le aspettative. Qual è l’aspetto che l’ha stupita di più di questa squadra che poteva essere definita acerba?
“Sì, c’erano tante scommesse in questo gruppo, tante ragazze esordienti o al primo anno in Italia. Questo però non era un problema per noi, nel senso che credevamo che durante il campionato avrebbero acquisito questa esperienza.
È chiaro che non potevamo pensare, all’inizio dell’anno, a dei risultati così buoni e, secondo me, quello della salvezza era l’obiettivo corretto per questa squadra. Avevamo molte scommesse che sono risultate vincenti fino ad ora ed è per questo che siamo in questa posizione di classifica.
Messo insieme a tutto il lavoro che stiamo facendo dal punto di vista tecnico in palestra, penso che questa sia stata l’arma vincente della prima parte di stagione. L’obiettivo, però, non può cambiare fin quando non sarà la matematica a dirci che siamo salvi, anche se siamo in una posizione molto favorevole, rispetto a quelli che erano i piani iniziali”.
La partita che le è piaciuta di più?
“Quella con Pinerolo, fuori casa. Perché quello è un ambiente molto particolare, in un palazzetto molto piccolo dove il pubblico fa tanto la differenza. È vero che siamo stati aiutati dai nostri tifosi che si sono fatti sentire per tutto l’arco della partita, però è stata veramente giocata molto bene in tutti i fondamentali. Quindi quella vittoria è quella che mi ha dato più soddisfazione”.
Quella che invece l’ha delusa?
“Nessuna. Forse potevamo fare qualcosa in più a Novara a livello di atteggiamento e di coesione di squadra. Venivamo da un periodo in cui avevamo avuto qualche acciacco fisico, però quella era una gara in cui, se fossimo riusciti a spingere un pochino di più, potevamo portare a casa qualcosa, non dico a livello di punti però potevamo giocarcela un poco meglio”.
Adesso però Bergamo non è più una sorpresa, tutti la aspettano al varco. Servirà qualcosa di diverso per continuare a stupire?
“Noi e Busto sicuramente siamo le sorprese del campionato in positivo. Non credo che dovremo stravolgere quello che siamo, anzi dovremo cementare quello che siamo, renderlo più continuo, ma credo che la filosofia sia quella giusta. Parisi ha un sistema di gioco molto preciso e credo che dobbiamo affinare tutti i dettagli possibili per essere ancora più competitivi, perché abbiamo visto che questo sistema di gioco funziona com’è.
Penso insomma che il girone di ritorno sarà una grande sfida, perché ripetersi non sarà per niente facile e quindi dovrà essere una sfida sia personale e individuale che di squadra”.
Ha citato Parisi. Quanto peso ha avuto nella ricostruzione di questa Bergamo?
“Partire da zero era già una grande sfida per tutti. E noi siamo partiti da zero, ma con un allenatore molto esperto e molto bravo. Credo ci sia tanto la mano sua in quello che siamo oggi.
Nella gestione degli allenamenti e del dettaglio è molto puntiglioso e questo serviva tantissimo alla squadra. Anche alla società serviva un allenatore di questo tipo, che si potesse prendere carico di tante gestioni. Per questo penso abbia sicuramente una parte molto molto importante in questi nostri risultati”.
A Perugia, alla prima di campionato, ci siamo resi conto di quanto questa squadra potesse dare. Adesso che ci ritroviamo di fronte le umbre, si riuscirà a ripetere quella sorpresa?
“Ogni partita è una storia a sé, tra l’altro quella a Perugia è stata molto particolare perché siamo partiti molto male, eravamo sotto di tanti punti, pian piano abbiamo recuperato e poi, nel secondo e terzo set, senza stati sempre in controllo.
Credo che ora ci arriviamo con un livello di gioco diverso rispetto a quello che eravamo qualche mese fa e quindi sarà una partita totalmente diversa, come lo saranno tutte quelle che andremo ad affrontare nel girone di ritorno.
Ci arriviamo con una buona consapevolezza, un buon bottino di punti e tanta tranquillità, però dobbiamo anche pensare che si tratta di una partita in casa con una diretta concorrente per la salvezza che ci può dare un passo in più verso il nostro obiettivo”.
Molte squadre si stanno muovendo sul mercato. Bergamo cosa fa?
“Noi abbiamo Alcantara in scadenza di contratto a dicembre. Era prevista la sua partenza, perché Elissa aveva un accordo già in essere per il campionato portoricano che inizia a gennaio; perciò, sapevamo che avremmo dovuto pensare a sostituirla.
Vista l’evoluzione del nostro avvio di stagione, quello che vogliamo fare è non andare a intaccare le dinamiche già cementate di un gruppo che funziona; quindi, non faremo grossi cambiamenti, ma solamente questa sostituzione che era già in previsione”.
Cosa vorrebbe trovare sotto l’albero di Natale?
“La salvezza”.