(Saverio Albanese per iVolleymagazine.it) Con il “Boxing Day” di Santo Stefano, dove si festeggia il primo martire della cristianità, inizia il girone discendente della Regular Season 2024–2025 della Serie A2 Credem Banca. Un torneo incerto ed equilibrato che ha regalato molte sorprese nei 91 match della prima parte di stagione, che ha fatto registrare 29 successi esterni (31.8%), 25 tiebreak (27.4%) – con successi interni e 13 esterni –. La quarta giornata, disputata tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, ha fatto registrare il maggior numero di tie-break, ben cinque nelle sette gare in programma, con Brescia e Ravenna che hanno violato i taraflex di Siena e Pordenone, Reggio Emilia, Fano e Palmi, che hanno piegato la resistenza tra le mura amiche di Aversa, Cuneo e Macerata.
Quattro squadre hanno disputato sei tiebreak nei tredici turni di campionato: Aversa ha il miglior record con quattro vittorie e due sconfitte, seguita da Brescia e Cuneo con tre vittorie e altrettante sconfitte, mentre il record negativo appartiene ad Acicastello con una sola vittoria al debutto stagionale interno della seconda giornata (sabato 12 ottobre contro Brescia) e cinque sconfitte contro Macerata, Aversa, Cuneo in trasferta Pordenone e Ravenna al “PalaCatania”.
La lotta al vertice, con ogni probabilità, si è ristretta a quattro squadre, con i campioni d’inverno di Brescia che guidano con due lunghezze di vantaggio su Ravenna (30 contro 28), mentre il virtuale podio è completato dalla rivelazione Pordenone a quota 27, mentre Cuneo insegue con 24 punti.
Un posto al sole nei Play Off se lo contenderanno Aversa quinta della classe con 22 punti, che precede Porto Viro (21), Pineto, Fano, Siena e Acicatsello a quota 19, con la formazione senese e quella catanese tra le squadre maggiormente indiziato all’unica promozione in Superlega, che sono senza tema dia le vere delusioni di questa prima parte di stagione.
In coda ha arrestato la sua risalita dal fondo la OmiFer Palmi, a quota otto punti, le cui flebili speranze di salvezza sono legate alle prestazioni che potrà offrire l’ultimo arrivato, l’ex nazionale belga Francois Lecat, non utilizzato domenica scorsa nella waterloo interna contro Pineto per un problema di tesseramento e che dovrebbe fare il suo esordio nella sfida di questo pomeriggio al “PalaCatania” nel derby del Sud contro Acicastello.
In penultima posizione ci sono Reggio Emilia e Cantù con dodici punti, con una lunghezza di ritardo da Macerata: da questo quartetto a meno di clamorosi ribaltoni nella seconda parte di stagione, usciranno le due squadre che nella prossima stagione retrocederanno in Serie A3. Le tre delle quattro formazioni impantanate nella lotta per la salvezza giocheranno in trasferta, nella giornata che vedrà in campo le quattordici protagoniste tutte in campo alle ore 18:00: Reggio Emilia, al “PalaBigi” affronterà la terza forza del torneo Pordenone, Macerata sarà di scena a Pineto, Cantù a Porto Viro e Palmi a Catania contro Acicastello nell’ultima trasferta di questo 2024 (diretto dai fischietti Pecoraro e Mazzarà).
Un match molto complicato per le due contendenti: Carmelo Gitto e compagni sono reduci da un clamoroso “flop” interno contro Pineto, capace di costruire la sua posizione di classifica con quattro pesantissime vittorie interne e due esterne, la prima a Macerata e la seconda a Palmi, nel debutto stagionale e in chiusura del girone di andata (scherzi del destino). L’aspetto che preoccupa in casa Palmi è soprattutto quello caratteriale per l’approccio che Carmelo Gitto e compagni hanno avuto in una sfida che in caso di vittoria poteva aprire certamente scenari decisamente migliori in chiave salvezza, dove avrebbe fatto sentire il fiato sul collo alle avversarie che la precedevano in graduatoria generale, un secondo set buttato alle “ortiche” dove non si è stati capaci di concretizzare un vantaggio di quattro punti (24–20) per poi consegnare il doppio vantaggio agli abruzzesi (25–27). Infine, un terzo set da “libro degli orrori”, durante il quale dopo il 4–5 iniziale, la formazione di Jorge Cannestracci ha subito un parziale torrenziale di 20 punti a quattro, “rospo” difficile da digerire come ha evidenziato la faccia cupa del patron Pino Carbone al termine della gara. Come non potrebbe essere altrimenti visti gli ingenti investimenti economici personali fatti nel corso dell’estate per portare a Palmi la Serie A2, che sta lentamente vedendo il suo ambizioso progetto sciogliersi come neve al sole a seguito di quanto fatto vedere nel girone di andata.
Se Sparta piange, Atene non può certamente ridere, visti gli investimenti fatti dalla formazione catanese per cercare di ritornare a stretto giro di posta in Superlega: l’ultimo successo risale al “PalaCatania” lo scorso 16 novembre (8a giornata) contro Reggio Emilia in casa (3–0 il finale)a cui ha fatto seguito una spirale negativa di cinque sconfitte consecutive contro Siena (3–0), Fano (3–1) e Porto Viro (3–1) in trasferta, inframmezzate dalle due sconfitte al tiebreak contro Pordenone e Ravenna. La sconfitta di domenica scorsa a Porto Viro ha lasciato il segno, facendo decidere ad un tecnico di spessore come Camillo Placì, con una carriera costellata di successi con le squadre di club (10 in Superlega e tre in A2, collezionando 311 gettoni di presenza) di rassegnare le dimissioni, accettate dalla società etnea, che in attesa di scegliere il nuovo allenatore, sarà guidata questo pomeriggio dal secondo allenatore Marco Lionetti e dall’assistent coach Mauro Puleo.
“Abbiamo tutti voglia di reagire. Per noi tutte le gare sono difficili –ha chiosato il tecnico argentino della OmiFer Palmi Jorge Cannestracci –e non possiamo permetterci di rilassarci. Veniamo da una sconfitta dove per due set abbiamo giocato a livello dei nostri avversarsi ma non siamo riusciti a chiudere. Dobbiamo ripartire sapendo che andiamo a giocare una partita durissima ma con la voglia di fare bene”.