Pallavolo SuperLega – Uros Kovacevic passato, presente e possibile… futuro: “I migliori al mondo per me Michieletto e Boskovic”
Intervistato dal portale serbo zurnal.rs, Uros Kovacevic, ha risposto a diverse domande con la sua solita sincera spigliatezza. Parlando del passato, del presente e del futuro, della nazionale che ha sempre nel cuore e dell’ipotesi di un suo rientro in Serbia.
NAZIONALE – “Sarebbe frivolo dire che è finita e presentarsi domani… eccomi qui, a giocare! La Nazionale è sempre lì, nel mio cuore, ho passato metà della mia vita in Nazionale. Anche solo la parola “arrivederci” è difficile per me, ma tutto finisce, e anche quello. Non c’è niente di ufficiale”.
PIACENZA NEL DESTINO – “L’ho detto più volte e lo pensavo davvero. Anche quando giocavo a Verona contro Piacenza era come se fossi lì. Sono felice e onorato di stare con una squadra e compagni così in uno dei migliori club del mondo. Sono orgoglioso e soddisfatto”.
IL 3° POSTO. “Siamo stati al top per le prime sette giornate, quindi siamo un po’ calati a causa degli infortuni, ma – siamo qui. Le ambizioni del club sono le più alte possibili”
SETTE PAESI DIVERSI – “Ovunque sia stato, l’esperienza è stata bellissima. Sono andato in Slovenia da giovane, a 19 anni, mi hanno accolto bene, ero lì con Igor Kolaković. In Russia i risultati non sono stati eccezionali, ma la vita è meravigliosa. Io metterei sopra a tutti Italia e Russia. L’Italia è la mia seconda casa, ci sono cresciuto come atleta, la più bella dove giocare. Il campionato non ha eguali, ogni partita è uno spettacolo, mi sono abituato a questo modo di vivere tanto tempo fa. Mi piace.
RITORNO IN SERBIA – “Non si può prevedere nulla, non è escluso che ritornerò ai vecchi tempi come Slobodan Kovač, Andrija Gerić, il compianto Dejan Brđović… Sono tutti tornati negli ultimi anni. Ma non nel prossimo futuro.
FUTURO DA TECNICO? – “Oltre alla pallavolo, non so fare nient’altro. Quando finirò la carriera penserò a cosa fare dopo, ma la pallavolo mi ha dato tutto. In un certo senso sono debitore a questo sport. Allenatore no, non ho la pazienza per quello, ma qualcosa legato a questo sport sì. Questo lo devo”.
I MIGLIORI AL MONDO – “Una scelta difficile, ma se devo scegliere un pallavolista direi Alessandro Michieletto. Quando giocavo a Trento lui era un ragazzino, poi è cresciuto, è cresciuto… È arrivato a 2,10 forse più di altezza ed è un giocatore fenomenale. Forse è soggettivo, ma è sicuramente uno dei migliori. Non seguo molto le ragazze, ma con Tijana Bošković so di non sbagliarmi. Sono sicuro che sia la migliore.