Pallavolo A2 maschile – Una OmiFer Palmi orgogliosamente generosa si arrende dopo 153 minuti contro la vice capolista Brescia
(Saverio Albanese per iVolleymegazine.it) Non basta un cuore immenso alla OmiFer Franco Tigano Palmi per piegare la resistenza di una indomita vice capolista Gruppo Consoli Sferc Brescia, capace di rimontare per due volte un set di svantaggio e al termine di una maratona di 153 minuti, conquista due punti di fondamentale importanza nella incandescente lotta per il primo posto nella regular season, che vede adesso al comando Pordenone a quota 45 punti, con una lunghezza di vantaggio sulla coppia Ravenna– Brescia.
In coda, invece, il punto messo in cascina da Palmi è prezioso per una continuità di risultati che non si era mai vista nel corso della stagione (due vittorie consecutive, una al tiebreak a Macerata e una da tre punti in casa contro Cantù e due sconfitte contro Ravenna e Brescia), ma resta sempre in ultima posizione con il margine invariato di due punti su Reggio Emilia, sconfitta nella drammatica sfida salvezza al parziale corto al “Palas Allende” contro Fano, dove ha sprecato un match point nell’incandescente tiebreak terminato 18–16, mentre Macerata dopo Siena, conquista un altro “scalpo” eccellente nell’altro commovente spareggio salvezza giocato al “PalaFrancescucci” contro Cantù, agganciata al terz’ultimo posto a quota 21.
CRONACA – Palmi mostra una buona personalità già dai primi scambi contro Brescia, che ha schierato nei tre parziali iniziali Giacomo Raffaelli nel ruolo di opposto per sostituire l’indisponibile cubano Yordan Bisset Astengo, che ha rimediato un problema al polpaccio nella sfida interna contro Fano della settimana precedente, con i vari Sala, Benavidez e Corrado in evidenza (8–5). La vice capolista con un attacco di Cominetti e due servizi vincenti dell’eterno Simone Tiberti ricuce lo strappo ve come una lumachina inizia a tessere la propria “tela” con buone conclusioni sia da posto quattro che dal centro, allungando sul + 4 (13–17) e conservando il vantaggio fino al rettilineo finale (18–22). Il turno al servizio del “figlio d’arte” Lorenzo Sala (due gli ace realizzati) propizia un torrenziale 5–0, che consente al Palmi di riportarsi in vantaggio (23–22). Dopo aver annullato un set point ai lombardi (23–24) con l’argentino Benavidez, la squadra calabrese al secondo tentativo utile, con il muro di capitan Gitto sulla conclusione di Raffaelli e con un attacco imperioso di Corrado, “griffa” il vantaggio iniziale (27–25).
Il set vinto da ancora più brio e convinzione al Palmi che continua a fare gara di testa cercando un timido allungo con il muro di Gitto sulla conclusione di Cavuto (12–10) e con un incisivo attacco del laterale crotonese Corrado (13–11), ma i tucani rompono gli indugi con un perentorio break di quattro punti a zero (dal 17–18 al 17–22) propiziato da Tondo con un attacco vincente, un ace, un errore di Sala e un primo tempo di Erati, rimettendo la sfida in equilibrio con l’errore finale al servizio dell’argentino Benavidez (21–25).
L’incisività al servizio di Lorenzo Sala (sette vincenti) e Felipe Benavidez e i muri vincenti (sei complessivi) del prode capitano Carmelo Gitto, consentono alla squadra della Costa Viola di riportarsi per la seconda volta in vantaggio di un set (25–19) con l’errore conclusivo al servizio di Alex Erati, ma nel momento di grandi difficoltà la lettura del sagace tecnico Roberto Zambonardi risulterà decisiva per la vittoria finale, con l’inserimento di Antonio Cargioli al centro, il duttile Alessandro Tondo in posto due e l’esclusione di Giacomo Raffaelli, mentre in seconda linea Andrea Franzoni ha preso il posto del titolare
è Nicolò Hoffer. Assetto, questo, che consente ai tucani con quattro punti di Tondo e due di Cominetti di portarsi avanti nel punteggio (6–10) e consolidarlo nella fase centrale con un muro vincente di Cargioli sulla conclusione di Gitto (10–16). Il turno al servizio di un Lorenzo Sala in grande spolvero riporta Palmi sul meno due (14–16), ma Cargioli (primo tempo e muro vincente su Lecat) e Cuminetti spengono il tentativo di rientro della squadra del tecnico argentino Jorge Cannestracci, con i tucani che portano la contesa al quinto e decisivo parziale con il primo tempo di Cargioli (21–25), dopo una pausa forzata di circa 15 minuti a causa di un disservizio tecnico.
Nel parziale corto, i tucani sono stati presi letteralmente per mano da un sontuoso Roberto Cominetti (che ha firmato 9 dei 15 punti complessivi, due dei quali a muro), che spazza via qualsiasi illusione del Palmi già dai primi scambi, firmando il break che alla fine risulterà decisivo (6–11). Un primo tempo di Guastamacchia e due errori in attacco di Cargioli e Cominetti riportano la squadra della Costa Viola sul meno due (9–11), ma è solo pura illusione perché
Alessandro Tondo (attacco vincente e muro imperioso su Guastamacchia) ed il letale Roberto Cominetti con un attacco vincente e con un missile dai nove metri, mettono la ceralacca alla contesa (10–15).