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Pallavolo A1 femminile – I meriti di Aleksandra Gryka decisiva nella rimonta romana delle Black Angels

Domenica è stata una degli elementi che hanno cambiato volto al match di Roma e che hanno portato a Perugia quei punti che ora fanno guardare al futuro in maniera più convinta e serena. Parliamo della polacca Aleksandra Gryka, polacca di 24 anni 190 centimetri. Quando Andrea Giovi l’ha mandata in campo il match ha cambiato padrone e le umbre hanno portato a casa la vittoria. Anche contro Firenze nel turno precedente il suo apporto è stato più o meno simile. Sono arrivati i punti che servivano ed anche il sorriso di questa ragazzona, che in patria guidata da Alessandro Chiappini accanto a Valentina Diouf aveva vinto la Tauron Liga.

“È assolutamente incredibile – afferma entusiasta Gryka –. Abbiamo dato tutte il 100% raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo prefissate. È proprio per momenti come questi che lavoriamo così tanto e che amiamo ciò che facciamo. Siamo state unite dall’inizio alla fine e certi momenti sono pura magia. L’ultima vittoria è stata enorme e tutti ci sentiamo molto orgogliosi e felici”. – poi ha aggiunto “Quando ho la possibilità di entrare in campo, cerco sempre di aiutare la squadra dando tutto quello che ho. Ho lavorato davvero duro per essere pronta per momenti come questi e sono molto soddisfatta di quello che ho dato in queste partite. Credo però che non sarei un’atleta professionista se pensassi che questo è tutto ciò che posso fare, c’è sempre spazio per crescere e migliorare in alcuni aspetti. Per ora mi sto concentrando nel mantenere alta questa energia e penso che questo aiuti molto”.
Poi Aleksandra ha parlato della sintonia che ha trovato con la regista delle Black Angels Maria Irene Ricci. Alla polacca sono arrivati palloni veloci e forse più alti che ha trasformato in punti decisivi: “Trovare la connessione con un nuovo palleggiatore è sempre una sfida, soprattutto se entrambe siamo abituate a stili di gioco diversi. Abbiamo fatto enormi progressi e mi sento molto a mio agio a giocare con Irene, penso che stia facendo un ottimo lavoro. Avere questa connessione e comprensione è tutto, specialmente per il centrale. Quindi, ovviamente, una intesa migliore è sinonimo di attacchi più efficaci e aggressivi”.

ULTIMO SFORZO – Ora la squadra di Giovi ha due partite consecutive in casa: “Queste ultime partite della stagione sono l’essenza della competitività. Dobbiamo vincere ogni gara possibile per raggiungere i nostri obiettivi, ma questo è un’arma a doppio taglio: tutto ciò ci tiene incredibilmente motivate, ma ci mette anche sotto una grande pressione. A me comunque piace giocare sotto pressione e, da quello che abbiamo visto, come squadra diamo il meglio quando la posta in gioco è alta. Dobbiamo mantenere alta la concentrazione e la determinazione, ma è importante anche trovare serenità e sicurezza nelle nostre capacità. Quello che so per certo è che sarà un finale di stagione davvero emozionante”.