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Pallavolo LeNostreInterviste – Erblira Bici sognando l’Europa: “Non penso mai troppo al futuro, ma vorrei fare un passo in più rispetto a questa stagione”

(Laerte Salvini per iVolleymagazine.it) L’animo battagliero della Megabox Vallefoglia ha acceso il campionato di Serie A1, trasformando la squadra marchigiana in una mina vagante capace di emozionare e sorprendere. Un percorso fatto di carattere, sacrificio e qualità, culminato con il settimo posto in regular season e un Play off Scudetto combattuto fino all’ultimo respiro. La serie contro la corazzata Vero Volley Milano si è decisa solo al tie-break di gara 2, confermando la tenacia di un gruppo che non ha mai smesso di credere nei propri mezzi. Un’identità forgiata sull’attitudine a non arrendersi mai, testimoniata anche dai numeri: Vallefoglia è stata la squadra che ha realizzato più punti in campionato e la seconda per ace dietro Novara, un dato che racconta di una squadra capace di mettere pressione a qualsiasi avversario. Ma dietro a questi successi c’è anche il contributo di giocatrici simbolo, capaci di incarnare lo spirito combattivo del progetto. Tra loro spicca Erblira Bici, autentico perno offensivo della squadra. Dopo due stagioni di alto livello con Roma Volley, l’opposta albanese ha scelto le Marche per continuare la sua crescita, diventando un punto di riferimento assoluto nella manovra della Megabox.

IL CAMPIONATO – “La stagione è iniziata con qualche difficoltà – racconta Bici, che ha chiuso la regular season al quarto posto nella classifica marcatori – Soprattutto per i problemi che abbiamo avuto in palleggio e alcune difficoltà tecniche. Tuttavia, siamo riuscite a lavorare insieme e a crescere come squadra. Nella seconda parte della stagione abbiamo dimostrato di poter competere anche contro le squadre più forti. Abbiamo sudato in ogni partita e giocato tanti tie-break. Scherzando, dicevo alle ragazze che eravamo le “regine del quinto set”, anche se purtroppo ne abbiamo vinti pochi”.
CRESCITA – “A Roma avevo disputato un buon campionato, ma non è mai scontato ripetersi. Cambiare squadra significa dover ricominciare da capo, adattarsi a nuovi compagni. Il lavoro in palestra con Andrea Pistola (Pallavolo A1 femminile – Andrea Pistola confermato sulla panchina di Vallefoglia e tutto lo staff di Vallefoglia è stato fondamentale: sono molto bravi a tirare fuori il massimo dai giocatori e questo mi ha aiutato a disputare un’ottima stagione”.

VALLEFOGLIA – “Il gruppo è stato la nostra forza più grande. Nessuna si è mai tirata indietro, tutte abbiamo lavorato con disponibilità e spirito di sacrificio. Questo ha fatto la differenza. All’inizio abbiamo avuto bisogno di tempo per conoscerci e trovare il nostro gioco, ma siamo sempre rimaste unite, supportandoci a vicenda anche nei momenti di difficoltà. Abbiamo sentito la fiducia della società e penso che si potrà dare anche nella prossima stagione continuità a questo nuovo corso. Anche il nostro pubblico ha sempre risposto presente, sostenendoci in ogni partita senza mai farci mancare il loro calore. All’inizio della stagione non conoscevo ancora bene i tifosi, ma con il tempo ho visto quanto ci tengano alla squadra. L’ultima partita, con quasi 5.000 spettatori, è stata un’esperienza bellissima e spero che in futuro ci siano altre serate così.”

PROSPETTIVE – “Non penso mai troppo al futuro, preferisco concentrarmi su quello che sto facendo. È chiaro che bisogna sempre puntare in alto, ma arrivare dalla mia realtà in Albania fino alla Serie A1 italiana non è stato facile. Giocare in uno dei campionati più forti del mondo e riuscire a essere protagonista è motivo di grande soddisfazione per me”.
OBIETTIVI – “Vorrei fare un passo in più rispetto a questa stagione. Quest’anno siamo arrivate settime, quindi mi piacerebbe migliorare la posizione in classifica e magari provare a qualificarsi per una competizione europea. Ho già vinto la Champions League con Novara, ma mi piacerebbe vincere un’altra coppa europea e magari giocarla da protagonista”.

LEGAMI – “In campo, il ricordo più bello è sicuramente l’ultima partita contro Milano. Anche se abbiamo perso al tie-break, l’atmosfera era incredibile e il palazzetto pieno mi sono emozionata. Fuori dal campo, il legame con le compagne è stato speciale. Abbiamo condiviso tante serate, cene, momenti di spensieratezza. Un altro ricordo bello è il mare: quando avevo bisogno di rilassarmi, poter andare vicino alla spiaggia è stato davvero piacevole”.