Il capitano di Rana Verona Rok Mozic, intervistato da Marzio Perbellini per L’Arena, guarda ai playoff per il quinto posto con determinazione, dopo l’amara eliminazione ai quarti scudetto contro Piacenza. Verona ci arriva ferita: le dimissioni di Rado Stoytchev e l’infortunio di Mozic hanno pesato. “Sto meglio, l’infortunio è passato”, racconta il capitano, reduce da una lesione al polpaccio di sei millimetri, rimediata in preparazione per un esercizio di salti. “Pensavo fosse una contrattura, invece tre settimane di stop”. Contro Piacenza ha stretto i denti per un set e mezzo: “Non potevo giocare tutta la partita, ma ho dato energia. Il primo set era in pugno, poi un paio di errori e la loro fiducia è tornata. Ho sentito troppo male e sono uscito”.
La sfortuna lo perseguita: ginocchio, caviglia, complicazioni post-appendicite e ora il polpaccio. “Spengo al massimo, devo imparare a gestirmi”, ammette. L’addio di Stoytchev ha scosso la squadra: “Era con noi da anni, il suo sistema era nella nostra testa. Il cambio con Simoni ha influito, è stato un terremoto”. Eppure, i rapporti sono buoni: “Ci ha salutati con belle parole”. Il rammarico per il quarto posto brucia: “Lo sport è così, nulla è scontato. Siamo arrivati ai playoff non al top, mi stavo riprendendo bene e poi questo infortunio a tre giorni da gara uno”.
Ora i playoff Challenge: “Squadre toste, ma siamo i più forti. Dipende dall’atteggiamento. L’anno scorso ci siamo andati vicini, stavolta dobbiamo vincere”. Mozic è pronto a guidare Verona, con la grinta di chi vuole lasciarsi la sfortuna alle spalle e prendersi la rivincita.
Foto di Fabrizio Zani
