Pallavolo SL Play off – Patron Giulianelli, Lube in “fiamme”: “Ci ignorano, ma diamo fastidio. E ora vogliamo la finale””
Con un misto di amarezza e orgoglio, Fabio Giulianelli, patron della Cucine Lube Civitanova, carica la squadra verso gara 5 delle semifinali play off 2025 contro Perugia. In un’intervista esclusiva ad Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino (ed. Macerata), l’AD del Gruppo Lube non nasconde la frustrazione per il trattamento riservato alla squadra: “Ci ignorano nelle pubblicità, ci chiamano disperati. La Lube dà fastidio? Bene, mi piace che sia così”. Le recenti polemiche, dal sondaggio di VBTV che ipotizzava una finale Trento-Perugia al calendario penalizzante di gara 4 a Pasqua, hanno acceso Giulianelli, ma il focus è sulla “bella” di domani stasera (ore 20.30, RaiSport), che vale la finale scudetto contro Trento.
Civitanova, ringiovanita in estate, ha stupito con una rimonta epica. “Giochiamo contro la squadra più forte, con l’allenatore più titolato e l’alzatore migliore al mondo. Risponderemo con umiltà e determinazione: piano piano, forte forte», dice Giulianelli, replicando a chi, come il presidente di Perugia Sirci, ha etichettato i biancorossi come “disperati”. “Disperati? Abbiamo poco spazio per gli stendardi dei trofei! Quest’anno abbiamo vinto la Coppa Italia e raggiunto la finale di Challenge”.
Sul sondaggio di VBTv: “Assurdo, i playoff sono in corso!”. E sull’orario di gara 4, che ha penalizzato l’incasso: “Programmazione discutibile, i tifosi meritavano di più. Il volley femminile, dopo l’oro olimpico, attira di più”.
Giulianelli esalta il gruppo: “In 30 anni non ho mai visto una squadra così unita, senza primedonne. Giampaolo Medei sta facendo un capolavoro». Spicca il rientro lampo di Fabio Balaso, operato ma già in campo: “È tornato contro il parere medico, voleva vivere questa avventura». E su Lorenzo Bisotto, quasi esordiente: «È la prova del lavoro di Medei. Chiunque gioca si inserisce perfettamente”.
La Lube sogna la finale, pronta a dimostrare che i “disturbatori” sono più vivi che mai.