Pallavolo A2 femminile – Montale-Olbia chi si ferma (ancora) è perduto

Montale-Olbia è la sfida tra le ultime due squadre della classifica, la sfida che vuole dare delle risposte a entrambe le squadre. Tra le due, quella che è alla disperata ricerca di punti è formazione emiliana, ferma ancora a quota zero in classifica. Le sarde hanno invece racimolato tre punti (tre sconfitte al tie-break), giocando una partita in meno rispetto a Montale. Le nerofuxia giocheranno due match in casa in cinque giorni (domenica prossima contro il Barricalla Cus Torino). Exacer che dovrà inevitabilmente ripartire dal terzo set disputato domenica scorsa a Busto Arsizio, dove ha venduto cara la pelle arrendendosi solamente sul 30-28.
Oggi pomeriggio è prevista la rifinitura sul taraflex di Castelnuovo Rangone (dove dovrebbe esserci un minimo di tifosi sugli spalti), mentre Olbia sbarcherà in Emilia-Romagna solamente nel primo pomeriggio di domani con il volo Alghero-Bologna, per poi fare rientro sull’isola solamente nella mattinata di giovedì. Tutte a disposizione le ragazze di coach Tamburello.
Alla vigilia della sfida contro le isolane, in casa nerofuxia ha parlato il libero Amelia Bici. “Accettare questa situazione è difficile, perché quello zero in classifica inizia ad essere pesante, ma non c’è tempo per cadere nello sconforto. Ci vogliono pazienza e determinazione. Nelle ultime settimane stiamo lavorando bene, stiamo spingendo molto, e prima o poi i risultati di questo lavoro si faranno vedere. Noi ci crediamo ancora, e nonostante i risultati non siano dalla nostra, giorno dopo giorno stiamo prendendo consapevolezza delle nostre capacità. Molto presto arriverà anche il nostro momento, e ci faremo trovare pronte. La reazione solo ai vantaggi del terzo set? In tutte le partite giocate fino ad ora il primo set è stato problematico, portandoci a dover sempre rincorrere l’avversario nel corso della partita. Faccio fatica a capire se questo è dovuto a una mancanza di personalità o di concentrazione. Nonostante l’esito, quel terzo set a Busto Arsizio è un ottimo punto da cui ripartire, abbiamo lottato con le unghie e con i denti, e dobbiamo farne tesoro. Le prossime due in casa? C’è da dire che il fattore campo non ha portato particolari benefici fino ad oggi, ma ci auguriamo che si riparta positivamente proprio dalle mura di casa.”