(Alberto Pilone per iVolleymagazine.it) Nell’unico match del girone ovest disputato nel weekend (4 gare su 5 rinviate causa Covid) Mondovì sfata il tabù trasferta per la prima volta in stagione e sbanca il fortino di Sassuolo. Se da una parte, infatti le Pumine non avevano ancora colto vittorie lontana da casa, dall’altra erano arrivati solo successi per le neroverdi di Barbolini nelle due partite giocate al PalaConsolata, curiosamente contro le altre due squadre piemontesi del girone (Cus Baricalla e Pinerolo).
Ancora una volta è la fase offensiva di Mondovì a mostrare tutto il suo potenziale con Hardeman (21 punti) e soprattutto una straordinaria Alessia Mazzon autrice di 15 punti con un 57% in attacco.
Per Sassuolo il primo stop casalingo arriva in un match in cui è mancata la capacità di tenere botta nei momenti decisivi dei set: dopo essere partite con diversi break di vantaggio in tre dei quattro set disputati, Antropova e compagne non sono mai riuscite a controllare il gioco in maniera continuativa, evidenziando così la differenza di esperienza tra le due compagini. Proprio l’italo-russa è stata trascinatrice delle sue con 29 punti, assieme a capitan Dhmitriadhi che ben si è comportata contro le sue ex compagne di Mondovì.
Le ospiti dovrebbero riscendere (il condizionale è d’obbligo) in campo anche mercoledì nel recupero contro Il Club Italia, ma il match è ancora in dubbio viste le diverse positività nel gruppo squadra delle azzurrine. Solito appuntamento a domenica per Sassuolo che giocherà, nuovamente in casa, il derby modenese con Montale.
GREEN WARRIORS SASSUOLO – LPM BAM MONDOVI’ 1-3 (21-25 16-25 25-23 21-25)
GREEN WARRIORS SASSUOLO: Busolini 3, Spinello 2, Salinas 5, Civitico 6, Antropova 29, Dhimitriadhi 17, Falcone (L), Magazza 4, Taje’ 2, Pasquino, Pelloni. Non entrate: Ferrari, Zojzi, Aliata. All. Barbolini.
LPM BAM MONDOVI’: Tanase 13, Molinaro 11, Scola 4, Hardeman 21, Mazzon 15, Taborelli 11, De Nardi (L), Bordignon, Mandrile (L), Bonifacio. Non entrate: Serafini, Midriano. All. Delmati.
ARBITRI: Laghi e Jacobacci.
Foto di Guido Peirone
