Pallavolo SuperLega – Il dottor Avio, medico della Lube è per lo stop al campionato: anche la società è su questa linea?
Il dottor Mariano Avio, medico sociale della Lube Civitanova si schiera con Catia Pedrini, tra quelli che vogliono fermare la SuperLega: “Sono d’accordissimo con la Pedrini – esordisce il dottore di Juantorena e compagni in una intervista rilasciata ad Andrea Scoppa del Resto del Carlino ed.Civitanova – la Lega ha fatto tutto quello che poteva fare, ma non basta. Ci sono troppi rischi e serve responsabilità di tutti, è ora di fermarsi. lo l’avevo chiesto già un mese fa… Con gli altri colleghi della SuperLega abbiamo una chat e vi è presente anche il presidente di Lega Massimo Righi. Settimane fa gli dissi che la curva stava crescendo troppo, la diffusione era ed è maggiore che a marzo. Sarebbe stato opportuno fermarsi ad esempio 3 settimane per recuperare i positivi, terminare le quarantene e sistemare le cose”.
TAMPONE STRAORDINARIO – “Sì e siamo tutti negativi. Siamo stati attenti e scrupolosissimi finora, ma il periodo di incubazione non ti dà sicurezze al 100% (e domenica c’è Cisterna che ha appena giocato proprio contro Trento). Poi la casualità, il virus può arrivare da un figlio all’asilo o una donna delle pulizie”.
PAURA DI FERMARSI – La pallavolo sembra aver timore di fermarsi perchè sarebbe impossibile chiudere la stagione: “Infatti, ma ad esempio i playoff potrebbero essere accorciati. Anche le coppe europee (Milano avanzata agli ottavi di Challenge Cup per la rinuncia dei lettoni rivali) come fai a disputarle? Per non parlare dei costi. Se hai dei positivi, fai 3 tamponi a settimana a 30 persone, spendi almeno 3mila euro. Pochi club possono permetterselo, non siamo il calcio. E poi è uno spreco dai una cosa che può risultare fastidiosa dato che la gente comune attende giorni e giorni per un tampone”.
La domanda che viene spontanea: anche la società di patron Giulianelli è su questa linea?