Pallavolo A1 femminile – Cristina Chirichella: “Viviamo di volley e fermare tutto significherebbe alzare bandiera bianca”

La capitana della nazionale tricolore, ormai da diverse stagioni uno dei punti di forza dell’Igor Novara, Cristina Chirichella, intervistata da Marco Piatti per La Stampa ed.Novara ha parlato del delicatissimo momento che sta vivendo il Paese ed anche il nostro volley. La sua idea è che si debba andare avanti.
SITUAZIONE PERSONALE – “Diciamo che non è proprio una situazione ottimale, ma ci si adatta e si va avanti”.
IDEA BOLLA – “Io sono per giocare in sicurezza, se una “bolla” significa poter giocare diverse partite ravvicinate contenendo il problema, allora sono favorevole…Fermare il campionato non credo sia la soluzione migliore, penso ci siano tanti altri modi per proseguire in sicurezza. Il fatto di giocare ogni tre giorni non ci aiuta, certo. Secondo me però bloccare l’attività sarebbe una sconfitta per tutti, l’ennesima sconfitta della pallavolo”.
TIRARE AVANTI – “Non vedo alternative, siamo tutte professioniste e ci assumiamo dei rischi ma il discorso alla base di tutto è la sicurezza… Intendo dire che se si fanno i tamponi bisogna aspettare l’esito prima di giocare, se serve fare accertamenti le partite verranno rinviate. Certo, sarà difficile andare avanti, non lo nascondo. Ma viviamo di volley e fermare tutto significherebbe un pessimo segnale, come alzare bandiera bianca. Noi giocatrici vogliamo continuare”
SOLUZIONE – “Bisogna stare tranquilli e fare una vita da atleti, casa-¬palestra, ma tanto già siamo in una zona rossa ed è quello che avverrà”

Foto di Fabio Cucchetti