Un mese dopo, ecco Cuneo-Zanetti. Il match rinviato il 18 ottobre a causa della positività al covid-19 di alcune atlete piemontesi, va in scena al Pala Ubi di Cuneo mercoledì 18 novembre, alle 18.30, per completare il calendario della sesta giornata di andata.
La Zanetti arriva all’appuntamento dopo una domenica di stop, dovuto al rinvio dell’incontro con Chieri. Una fermata arrivata dopo che le rossoblù avevano preso un buon ritmo partita. La pausa potrebbe essere stata più utile o più dannosa? Ce lo spiega Gaia Moretto: “Credo che sia stata utile, perché è vero che avevamo un buon ritmo, ma è vero anche che avevamo giocato tanto, tanti set, ed è stato stancante fisicamente e mentalmente. Quindi ci stava ritrovarsi un po’, riprendere fiato, staccare la testa e lasciar riposare il fisico per poi ripartire pensando ai due recuperi che ci aspettano”.
Che cosa vi hanno detto le ultime gare disputate?
“Abbiamo trovato la nostra identità, che ci è mancata nella prima parte di stagione. Siamo una squadra che difende, che quando gioca col cuore porta a casa risultati. E con il cuore intendo un metodo di misura per la difesa, per l’aggressività, per essere audaci e rischiare. Non possiamo giocare conservative, ma siamo una squadra che deve aggredire. Questa è la nostra prima caratteristica e per essere una squadra che aggredisce si devono usare molte energie, quindi dobbiamo sempre cercare di arrivare in forma alle sfide”.
Qual è l’errore da non commettere contro Cuneo?
“Pensare che sia finita prima che l’ultima palla cada a terra, sia che si sia avanti o che si stia rincorrendo. Penso che anche loro siano un gruppo che non molla niente. Hanno fatto belle prestazioni, hanno una bella classifica, hanno un bel numero di punti che permette di stare tranquille, ma sono anche una squadra che gioca sfrontata, quindi sarà una battaglia punto a punto, palla a palla. Dal momento in cui si inizia, bisognerà andare a mille fino alla fine”.
Quale terminale bisognerà cercare di fermare?
“E’ una squadra molto offensiva, ci sono dei buoni attaccanti, tutti quanti finiscono le partite in doppia cifra, centrali compresi, quindi sono molto offensive. Dovremo battere bene per limitare la loro distribuzione e lavorare bene a muro e in difesa. E dobbiamo essere molto attente anche al loro muro, perché anche con quello raccolgono soddisfazioni. Cercheremo di sfruttare il fatto di avere avuto più tempo di loro per prepararci e essere lucide nelle nostre scelte”.
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