Una settimana dopo aver risolto il contratto con la NVB Verona ed essersi trasferito al Al Arabi in Quatar, Stephen Boyer ha rilasciato una intervista a L’Equipe in cui parlato della sua partenza dall’Italia e di quelli che sono stati secondo lui i veri motivi della separazione, per alcuni versi sorprendente: “La pallavolo nel Qatar non è uguale che in Italia, ma si gioca comunque a pallavolo. Si è reso disponibile un posto di attaccante, la proposta è arrivata molto velocemente. Finanziariamente, è anche solido. Ho ricevuto anche un’offerta dalla Polonia, ma non è ho trovato l’accordo. Ho preferito scegliere la sicurezza, con Al-Arabi. Per il futuro Il mio agente ha già ricevuto diverse richieste. È ancora troppo presto per parlarne, ma non sono preoccupato. Ho tempo per prendere la decisione giusta”.
Nel proseguimento dell’intervista l’opposto transalpino fa intendere che non ha ancora “digerito” la separazione dal club italiano da cui non voleva andare via. “Il fatto è che il club è in guai finanziari reali e non poteva più pagarmi. Questo è l’unico motivo per cui me ne sono andato. Ho detto che potevo aspettare, che avevo capito che l’azienda poteva incontrare difficoltà finanziarie ma la risposta è stata immediata e definitiva. Non me l’aspettavo… Dalle spiegazioni date dai dirigenti italiani sembra che io fossi un cattivo atleta, che non aveva il livello per la SuperLega. Ammetto di aver sentito una diminuzione delle motivazioni e avuto un calo di rendimento: ma sono partito da Verona per una questione di soldi, non di livello di prestazioni”.
- Pallavolo News – Nuovo format per Cev Cup e Challenge Cup: “bolle biosicure” ed eliminazione diretta
- Pallavolo Altro – Valentina Diouf e l’importanza per ogni bambina di imparare a credere in se stessa