Alla Russia sarà vietato usare il suo nome, la sua bandiera e il suo inno nelle competizioni per i prossimi due anni, comprese le Olimpiadi estive, in programma a Tokyo il prossimo anno, i Giochi invernali, che si terranno a Pechino nel 2022, e la Coppa del Mondo di calcio, in Qatar, sempre nel 2022. La decisione è stata confermata giovedì Dal Tribunale di Arbitrato per lo Sport (TAS), in Svizzera.
Gli atleti e le squadre russe potranno competere alle Olimpiadi e ad altri eventi, ma non con le loro divise e bandiere, dopo aver dimostrato di non essere stati coinvolti in scandali sul doping. Potranno competere, ma non rappresentando la Russia, ma sotto la bandiera del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), nel caso delle Olimpiadi.
Il ricorso ha comunque prodotto degli effetti positivi: la squalifica è stata ridotta da 4 a 2 anni e inoltre nei grandi eventi il nome “Russia” può anche essere mantenuto sulle divise se le parole “Atleta neutrale” o “Squadra neutrale” avranno la stessa rilevanza.
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