Pallavolo SuperLega – Gino Sirci: “Non vedevo un gioco. Lo scudetto? Ci credo ancora”

La decisione è stata clamorosa, forse meno improvvisa di quel che si possa pensare, ma l’aver sostituito il tecnico in piene finali tricolori è qualcosa davvero inusuale e che verrà ricordata nel tempo. Gino Sirci interpellato da Gian Luca Pasini per la Gazzetta dello Sport ha spiegato perché ha deciso di salutare Vital Heynen per sostituirlo con il suo vice Carmine Fontana
NON VEDEVO UN GIOCO – “Purtroppo non vedevo un gioco. E la cosa era già successa anche in altre partite. Mi dispiace molto perché non è mai piacevole una situazione come questa, ma ho pensato di prendere questa decisione per dare una scossa”.
CI CREDO – “Ci credo ancora? Certo che ci credo. Se non fosse così non avrei mai preso la decisione di cambiare l’allenatore dopo la prima partita della finale scudetto”.
BATA IN PANCHINA – “Anche questa è una cosa che non abbiamo capito. Heynen aveva detto che lo avrebbe fatto giocare con la Lube e invece ha messo in campo ancora Muzaj che fra l’altro era stato fermo qualche giorno per un problema fisico e non era certamente al meglio della condizione. Io credo che per metà stagione Heynen abbia fatto un bel lavoro, avevamo un buon muro e difesa. Poi ultimamente le cose sono precipitate. L’attacco non funzionava più come avrebbe dovuto. La clamorosa eliminazione con Trento in Champions è stata pesante da digerire e poi le cose non sono andate meglio dopo. Credo che questa squadra possa fare molto meglio di ciò che si è visto in casa nostra. Anzi ne sono certo. Perugia può rialzare la testa. Speriamo di riuscire a cambiare ancora il corso della nostra stagione. Non è mai divertente trovarsi in questi momenti. Anche perché con Heynen avevo davvero un buon rapporto. Ma ultimamente ho visto troppa gente scontenta nel nostro gruppo e così non va”.
FUTURO – “Nikola Grbic? Lui sta giocando la finale scudetto in Polonia con lo Zaksa e per il momento ha detto che non vuole parlare. Anche se la mia idea per il prossimo campionato è quella di puntare su un allenatore italiano che conosce molto bene la realtà della Superlega”