Pallavolo Storie – Elena Perinelli e il ritorno in campo: “Mi sono sentita come una bimba di 6 anni che giocava per la prima volta”

Elena Perinelli nove mesi dopo l’infortunio al ginocchio subito nel corso della sfida con Conegliano è tornata a sentirsi una giocatrice, giocando in seconda linea qualche scampolo di partita nella sfida che Chieri ha vinto con Il Bisonte.
L’ex-giocatrice del Club Italia, intervistata da Enrico Cappello per Tuttosport ed.Torino, ha raccontato i mesi della convalescenza, i sacrifici in palestra e parlato delle sue ambizioni future.
MI SENTIVO COME UNA BIMBA – “E’ stata una magnifica sorpresa. Mi sono sentita come una bimba di 6 anni che iniziava a giocare per la prima volta. Ci tenevo a esordire in casa, sul campo dove mi ero infortunata, per chiudere il cerchio. Grande felicità ma ero anche molto agitata”
IL RITORNO IN PRIMA LINEA – “Mi sto allenando in prima linea da circa una settimana, dopo tante sedute differenziate. I miglioramenti sono costanti, però fatico ancora a reggere le azioni prolungate. Se ci qualificheremo per la Coppa Italia potreste rivedermi in banda per le final eight di fine anno, altrimenti a gennaio in campionato”
I BRUTTI PENSIERI – “No, anche se di momenti di sconforto, con annessi brutti pensieri, ne ho vissuti parecchi. Il primo mese e mezzo dopo l’infortunio, quando non potevo camminare, è stato durissimo. Ero cupa e arrabbiata. Un altro momento “no” è stato a luglio, quando sono rimasta a Chieri da sola per la rieducazione, senza le compagne. Con l’inizio della preparazione ad agosto le cose sono andate meglio. Mi è stata stato di aiuto il supporto di una mental coach, Alessandra Mattioni, con una grande esperienza nello sport”.
POSTURA E GESTO ATLETICO – “Rivisto alcune cose nella postura e nella meccanica del gesto atletico. Ad esempio adesso atterro appoggiando entrambe le gambe, in modo da distribuire meglio il carico. Paura di rifarmi male? Forse le prime volte, ora non ci penso più. Sono tranquilla”.
UNA PERSONA DIVERSA – “Non solo una giocatrice ma una persona diversa: maturata, determinata e più consapevole. Sono convinta non solo di tornare la schiacciatrice di prima ma, perfino, più forte e completa. Ho voglia di migliorarmi; alla Nazionale ci penso e rimane un obiettivo credibile”.

Foto di Roberto Muliere